È facile per loro. Non solo dispongono di statuti corporativi ma hanno pure mezzi di trasporto privati e ingombranti e possono bloccare il traffico in città e creare concretamente un disagio, come i TIR che si mettono in fila ai cinque all’ora in autostrada. Pensa se qualcuno avesse l’idea di alzare barricate di desktop, portatili e monitor giù nella via. Che discorsi. A oscurare siti internet in segno di protesta non se ne accorge nessuno, e poi a chi verrebbe mai in mente di liberalizzare la precarietà.
taxisti
dici a me?
StandardL’ultima volta in cui ne ho preso uno ho speso più da casa mia a Linate che per il volo che mi stava aspettando, ma non avevo scelta. Da allora ho deciso che mai più mi sarei rivolto a un tassista, a costo di alzarmi ore prima per percorrere l’equivalente del tragitto con mezzi pubblici o muovermi a piedi con bagagli pesantissimi. A questo si aggiungono altri elementi a sfavore di una delle lobby che riesce a tenere in scacco, e me ne sfugge il motivo, governi nazionali e amministrazioni locali: l’aver fatto vincere in competizioni elettorali personaggi beceri e impresentabili e aver quasi sempre l’autoradio sintonizzato su Radio Padania o canali sportivi monotematici dedicati alle squadre di calcio cittadine. Sono però disponibile a un dibattito, come sempre, malgrado la trattativa con i rappresentanti del settore possa presentare indubbie difficoltà.
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