quando sento la parola cultura metto mano all’accendino

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Sul blog di Loredana Lipperini la rassegna stampa sulle censure nelle biblioteche della provincia di Venezia.

emozioni, estradizioni, proscrizioni: l’onda lunga di Battisti

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Quoto una parte dell’articolo comparso su Wu Ming che efficacemente ci aggiorna su quanto ĆØ successo:

Lā€™assessore alla cultura della provincia di Venezia, lā€™ex-missino-oggi-berlusconiano Speranzon, ha accolto il suggerimento di un suo collega di partito e intimerĆ  alle biblioteche del veneziano di:
1) rimuovere dagli scaffali i libri di tutti gli autori che nel 2004 firmarono un appello dove si chiedeva la scarcerazione di Cesare Battisti;
2) rinunciare a organizzare iniziative con tali scrittori (vanno dichiarati ā€œpersone sgraditeā€, dice).
Il bibliotecario che non accetterĆ  il diktat ā€œse ne assumerĆ  la responsabilitĆ ā€.
Si allude forse al congelamento di fondi, al mancato patrocinio delle iniziative, al mobbing, a campagne stampa ostili?
La proposta ha avuto il plauso del COISP, un sindacato di polizia. CosƬ il bibliotecario ci pensa due volte, prima di mettersi contro lā€™ente locale e le forze dellā€™ordine.
Una cricca di ā€œsinceri democraticiā€ si sta giĆ  muovendo per estendere la cosa a tutto il Veneto, ed ĆØ probabile che lā€™iniziativa venga emulata oltre i confini regionali.

Una lista delle opere da mettere al rogo si trova sul blog di Loredana Lipperini.