Le cose, si sa, finiscono e, tra queste, anche la disponibilità dei biglietti dei concerti. Oggi poi, in un momento in cui la musica è depotenziata e svalutata come non mai dall’assenza di materiali su cui fare un ricarico decente e da tutto quello che sappiamo aver combinato l’Internet ai nostri beniamini dei palcoscenici, la nostra presenza ai concerti è diventata un vero must have per gli equilibri universali. I biglietti costano un botto ma, malgrado ciò, dobbiamo presenziare tutti quanti ed è per questo che risulta fondamentale stare all’erta perché nel giro di qualche ora vanno a ruba e se ti interessa davvero qualcosa rischi di restare a bocca asciutta. E quanti si sentono più in diritto di altri di assistere alla performance live dell’artista che parla solo a noi nei dischi anche se ne vende, pardon, ne vengono scaricate milioni di copie? Certi nomi altisonanti poi si concedono una volta sola qui dalle nostre parti, solitamente a Milano o dintorni, quindi al momento dell’apertura dei botteghini online tempo di fare due conti con la carta di credito prepagata che già dei biglietti non c’è più traccia. Capita a me che ascolto roba tutto sommato non popolarissima, figuriamoci con le band o i cantanti del momento, ed è questo il consiglio che ho dato a mia figlia. Il dramma, per lei, o meglio la presa di coscienza di come vanno le cose e di come gira a 33 giri il mondo, si è già palesato due volte e nel giro di pochi mesi. Questa primavera l’obiettivo era acquistare i biglietti per il concerto di Melanie Martinez al Fabrique, e non chiedetemi chi sia perché giuro che prima che me ne parlasse lei non l’avevo mai sentita nominare. Qui la colpa è stata mia perché ne ho sottovalutato la popolarità tra i ragazzini e, a luglio, il sito di Ticketone dava già il severo quadratino rosso con tanto di dicitura irreversibile. Superato il trauma, e scongiurata una pessima figura di padre poco attento, la piccola (che ora piccola non è più) ha espresso un secondo desiderio qualche giorno fa, questa volta puntando più in alto addirittura con i 21 Pilots. Mi sono precipitato sul web ma, manco a dirlo, dei biglietti per il concerto al Forum di Assago del 7 novembre non è rimasto nulla se non qualche retaggio sui siti del pseudo-bagarinaggio digitale, con costi a dir poco proibitivi che in confronto i posti in tribuna per i One Direction te li tiravano dietro. Ma non c’è da stupirsi: i biglietti sono stati messi online il 12 maggio e sono pronto a scommettere che già il giorno dopo erano terminati. Peccato: i 21 pilots sono famosissimi, trasversali a diversi gusti e, per dire, non dispiacciono neppure a me. E ovviamente se vi crescono due biglietti fatemi sapere.