Ce l’avete con noi occidentali solo perchĆ© abbiamo un livello di benessere tale per cui le grandi contraddizioni si riducono a con lo zucchero o senza zucchero e ritorno perchĆ© c’ĆØ il fattore aspartame, poi fa la palla contro assorbe gli odori, liscia o gassata, mosso o fermo, sedentarietĆ contro gente che si sfracella le caviglie correndo come dei disperati, un classico dei nostri tempi che ĆØ analogico contro digitale (che a me ricorda molto il derby scapoli contro ammogliati), uno di grande attualitĆ che ĆØ contiene glutine o mi porto la pizza da casa e, uno che mi riguarda molto da vicino, l’Aperol o il Martini nello spritz.
Ce l’avete con noi occidentali perchĆ© da noi la Grande Domanda che l’umanitĆ si pone da quando si ĆØ sviluppata l’industria del terrore organizzato e tutto il suo marketing di contorno ĆØ perchĆ© la gente non sfoghi la sua rabbia e il suo odio verso le persone giuste anzichĆ© questa modalitĆ a pioggia. Una grande domanda alla quale, in quanto retorica, non diamo risposta perchĆ© poi prenderebbero la parola i complottisti, i semplificatori e tutta la popolazione che ci tiene a renderci partecipi della propria competenza nell’ambito delle relazioni internazionali. Lāuso di terze parti come elemento conduttore di vendetta o di attacco tra gli ideatori e il target del terrorismo di qualunque specie resta uno dei principali misteri almeno dai tempi di Piazza Fontana, di appuntati delle forze dellāordine freddati nei bar e delle bombe nelle stazioni ferroviarie gremite di gente che parte per le vacanze.
Ce l’avete con noi occidentali perchĆ© nella nostra vita abbiamo consumato una quantitĆ indescrivibile di gomma senza nemmeno spostarci di un millimetro. Non i pneumatici che non ci hanno riportato a casa prima che facesse l’alba. Non le suole delle sneakers che abbiamo consumato a furia di saltare sui nostri pezzi preferiti. Piuttosto le cinci, o ciungai, o cicche o chewing gum che, indipendentemente dal nome, abbiamo masticato senza sosta per essere pronti a baciarci con la bocca aperta in ogni istante della nostra vita. Il profumo sintetico a ogni ora del giorno e della notte che corrispondeva al gusto sulla lingua e giĆ¹ nella gola, per questo era facile trovarsi al buio, bastava seguire l’odore.
E la vostra sete di vendetta deriva dal fatto che in quelle foto sembriamo immortali e piĆ¹ forti del fumo nei polmoni, degli intrugli con la vodka nel fegato, delle saette di decibel lanciate da qualche divinitĆ pagana del distorsore per chitarra nei nostri timpani, del folle divincolarci in riti propiziatori della gioia del presente. Non lo avreste mai detto, vero, che un giorno avremmo potuto osservarci da lontano e cosƬ giovani? Ma, nel dubbio, il fatto che ce l’abbiate con noi occidentali ĆØ un fattore in piĆ¹ tra i segnali sempre piĆ¹ frequenti che ci dicono che ĆØ meglio stare a casa. Non so se era il vostro obiettivo, ma con me avete colto nel segno.