La nipote di uno dei più celebri appesi della nostra storia sfoggia griffe che lasciamo perdere, e anche se sono un copy – e oggettivamente il calembour non è male – qualunque cosa provenga da quella cialtrona lì non se ne parla nemmeno. Ma mi è venuta in mente quella volta che mi sono preso quasi un coccolone perché correndo volevo surclassare uno qualche decina di metri davanti a me con una t-shirt di uno di quei gruppi deliranti di destra che vanno adesso, ma poi alla fine ce l’ho fatta, giusto per rimarcare il primato dell’antifascismo su tutto il resto. E figuriamoci oggi che siamo così in prossimità del 25 aprile. Ora. Noi vogliamo bene a Prodi ma, in our honest opinion, non è che proprio proprio ce lo vedremmo lì, al vertice delle cariche, in questo momento storico dove bisogna agire le svolte. Che però non si rimarcano certo impiastrandosi i vestiti di fronte a due figure istituzionali come loro, che comunque sono state riprese con un’espressione che mi ha fatto sorridere molto, e il rimando che vedete qui sotto è stato pressoché immediato. Ah, il motivo del titolo al contrario spero sia ovvio.