tutto spostato in avanti ma è meglio non guardare indietro

Standard

Se fate figli quando non siete più giovani, come è capitato a me e, attenzione, non ve ne faccio una colpa né voglio mettervi fretta come chi sappiamo noi, c’è il rischio che i vostri figli possano crescere in contesti famigliari gremiti di gente anziana. È facile infatti che genitori cinquantenni siano il tramite tra i loro bambini con nonni e prozii ultra-ottuagenari e che, di conseguenza, le occasioni per le riunioni famigliari nelle feste come quella di oggi non siano il massimo del divertimento per i nativi digitali che già, a tavola con la mia generazione, sai che ghignate. Credetemi, non penso ci sia nulla di male in tutto ciò e ritengo il valore arricchente delle persone anziane insostituibile, d’altronde anche a me non manca molto per far parte della categoria quindi un po’ di captatio benevolentiae mi pare doverosa. Però poi accade che molti di questi ragazzi, per i limiti imposti dalla natura ai genitori, siano figli unici, di conseguenza si trovano al pranzo di Natale da soli ad affrontare i raviolini in brodo e la cima alla genovese della zia, passando dalla loro fan page su Instagram alle svariate pastiglie a contenimento della vasta gamma di malattie sfoggiate intorno al tavolo. Mi spiace non poter offrire un ambiente più vivace e fresco a mia figlia, spero per lei e per i figli che avrà che almeno dalla persona con cui si unirà possa acquisire parenti nuovi con uno scarto generazionale più ridotto e un parentado più divertente del mio.