Pierpaolo ha diciannove anni, è ancora in terza superiore e ha una passione sfrenata per Patty Pravo, cosa che non sarebbe un problema se non fosse il 1984 e fissarsi con certe celebrità così off è l’anticamera dell’emarginazione sociale, quando là fuori c’è gente che si dà persino ai Duran Duran pur di guadagnare briciole di popolarità. La sua, probabilmente, rientra più nei parametri dell’ossessione e, alla luce dell’esperienza di certe follie a danno di personaggi famosi che si manifesteranno più tardi, forse chi di dovere dovrebbe prendere provvedimenti. Ma i genitori di Pierpaolo sono già avanti con l’età, a loro preme più il lavoro e al limite il rendimento scolastico del ragazzo, che comunque è pessimo, e per il resto può fare quel che vuole. I suoi scaffali così traboccano di riviste e giornali con articoli e copertine dedicate alla ragazza del Piper lungo le diverse fasi della sua carriera, dagli esordi fino la presenza a Sanremo di quell’anno con un brano peraltro niente male, considerato il contesto. Pierpaolo mi invita a casa sua per dargli una mano negli studi. Lui, in cambio, mi passa gli esercizi che sa per certo compresi nel prossimo compito in classe di matematica. La seconda ossessione di Pierpaolo è infatti la prof di matematica, per la quale nutre un pericoloso sentimento paranoico. Come molti suoi coetanei Pierpaolo infatti interpreta i suoi voti bassi come ingiustificate prese di posizione personali negative nei suoi confronti che, elevate a potenza a proposito di matematica, secondo lui assumono le sembianze di vere e proprie vessazioni. Per questo ha adottato una tattica che ha dell’incredibile. Pierpaolo è riuscito a raccogliere e organizzare lo storico di anni e anni di prove date agli alunni in occasione delle verifiche scritte e ha costruito un vero e proprio algoritmo per calcolare la cadenza con cui la tali esercizi vengono riproposti in classe. Un criterio che tiene segreto, probabilmente per non dare adito a sospetti di follia nei compagni, ma io gli ispiro fiducia e così ha deciso di condividere con me la preparazione al prossimo compito secondo la sua strategia. La cosa poi funziona ma con esiti diversi, perché Pierpaolo riesce a sbagliare i calcoli persino quando deve solo copiarli. Io invece faccio tesoro dell’aiuto, porto al massimo la mia media e, allo stesso tempo, ho l’opportunità di dare un’occhiata ad alcune foto altrimenti non accessibili in cui Patty Pravo è poco vestita, comunque è un belvedere. Peccato che Pierpaolo poi non abbia messo a frutto questa sua passione, molto più profonda rispetto a quella per algebra e geometria, creando uno spazio su Internet fortemente verticale dedicato alla cantante e interprete. Non so se avete letto della tribute band dei Pooh a cui il gruppo ha regalato un vero e proprio magazzino di materiale e costumi da palcoscenico come riconoscimento della loro fedeltà. Chissà come sarebbe andata a Pierpaolo, con un blog su Patty Pravo.