Non ho visto in giro, tra le varie playlist di canzoni più o meno contro la Thatcher e quello che rappresentava quando guidava il governo inglese, questa qui. Che magari non c’entra nulla ma la cita in un verso della prima strofa: “I’ve been abused and I’ve been confused / And I’ve kissed Margaret Thatcher’s shoes”. Ma il bello di questo pezzo è il titolo che non ha eguali in quanto a sintesi della nostra esistenza, la cui dignità probabilmente ai tempi della Thatcher – e non solo in UK – era ridotta proprio così, ai minimi termini. Birth. School. Work. Death.