Si chiama QA ed ĆØ la mia start-up, e ne parlo qui perchĆ© spero che, oltre ad apprezzare lāidea, mi facciate un poā di pubblicitĆ condividendola sui vostri social. Lāidea di partenza ĆØ banale, come quella di qualunque invenzione di successo. Pensate a quante cose sono ammassate alla rinfusa nei nostri spazi in cui mettiamo tutto quello che, parlando, identifichiamo come āquantāaltroā. Il primo punto, il secondo, al massimo un terzo e poi tutto il resto va nel āquantāaltroā. Ora, non so voi, ma lāultima volta che ho aperto il portellone del box sono stato sommerso da una valanga di roba riposta per la mia indolenza descrittiva nella macro-categoria del āquantāaltroā. Cose di tutti i generi attribuibili a anni di elenchi non superiori a due o tre elementi. Ho unito i puntini (ci sarebbe anche da fare i miliardi con una sorta di ricovero per puntini non uniti al loro disegno immaginario di appartenenza) e mi sono dato da fare. Se ci sono i depositi a pagamento in cui ĆØ possibile lasciare tutto ciĆ² che non sta piĆ¹ in casa nostra non vedo perchĆ© non pensare a dei contenitori di āquantāaltroā. Da qui la mia impresa, il marchio di cui sentirete parlare presto. I primi clienti della QA ĆØ stato facilissimo trovarli. Certo, ci ĆØ voluto un poā di sacrificio nel rovistare tra la pattumiera fuori dalle abitazioni e per convincere la gente che tutto quel āquantāaltroā era uno spreco gettarlo via. Ma giĆ dopo un mese di attivitĆ avevo riempito un intero magazzino di āquantāaltroā. La QA si ĆØ ingrandita e, insomma, ora spero davvero di fare il grande salto, anche grazie al vostro aiuto. Per ogni cliente oberato dal āquantāaltroā che riuscirete a procurarmi vi offro un armadio a titolo gratuito per un anno dove tenere al fresco le vostre cose dismesse, le vostre cianfrusaglie e quantāaltro.