Se vi capita di vedere un’intervista a una persona che è messa di tre quarti e non guarda in camera, quindi non vi guarda negli occhi, ma si rivolge a qualcuno che si suppone a lato dell’obiettivo senza comparire nel quadro e non si sentono le domande perché pensate siano state estromesse per ridurre la lunghezza del servizio, sappiate che ci sono elevate possibilità che in realtà non ci sia nessuno di fronte all’intervistato perché quel modo di riprendere qualcuno che parla è pensato per consentirgli di leggere un testo o degli appunti di riferimento senza far notare l’effetto delle pupille che seguono le righe scritte. Svelare questo trucco a un telespettatore è quasi peggio di dire a un bimbo che Babbo Natale è un’invenzione del consumismo. No, ve lo dico perché mi è capitato.
P.S. per la foto didascalica qui sotto ho scelto il primo risultato di una ricerca su youtube, non mi riferisco quindi al caso né all’episodio specifico illustrato dall’immagine ma mi serviva un esempio di intervista così. Che poi, detto tra noi e a proposito del tipo della foto, anche se qualcuno mi spiasse non credo che scoprirebbe chissà cosa, voglio dire se facessi parte di un gruppo terroristico di certo non utilizzerei mezzi di comunicazione tradizionali, no? Ecco, vedete, sto parlando anche io da solo. Spetta che mi metto di tre quarti.