Mai come oggi è fondamentale sapersi mettere nelle mani di un bravo professionista. Tutti noi sappiamo fare una marea di cose ma, con me potete essere sinceri, è che siamo maestri nell’arte di arrangiarci ma non siamo alunni di chi potrebbe farci fare il salto di qualità. Non so dirvi la causa, tanto lo sapete benissimo voi per primi: non ho tempo, costa troppo, ho una famiglia, sono spesso in giro per lavoro, e così magari davvero stiamo perdendo l’ennesima occasione. Tra di voi non lo sapete ma c’è nascosto un promettente attore, un cuoco eccezionale, il nuovo talento di XFactor o un bravo scrittore. No, scusate, dimenticavo: il posto di scrittore è già occupato da me, vedrete che prima o poi mi iscriverò a un corso di scrittura creativa e qualcuno mi darà delle dritte su come metter giù al meglio le mie cose. Poi d’estate è tutto un ripromettersi di iniziare in autunno con questa o quell’altra attività in cui sfogare tutte le velleità inibite da una professione di merda come la mia, che ci impedisce di trarre il giusto godimento dal nostro lavoro. Vedo uno che suona la tromba e decido che prenderò lezioni di tromba, anzi di trombone che mi piace di più. Poi penso che no, con la musica ho già dato abbastanza e se proprio devo impiegare il mio tempo libero in qualcosa di diverso dalle cose che faccio già ovvero lettura, blog e socialcosi e corsa ignorante, deve trattarsi di un hobby veramente coinvolgente. Quindi niente musica, so già che poi non avrei voglia di mettermi a studiare dopo l’ufficio e, obiettivamente, con uno strumento a fiato correrei il rischio di fare impazzire i vicini, oltreché i famigliari. Fotografia, mi propone mia moglie. Ma già me la cavo con Instagram e quelle cose lì, e investire in una fotocamera seria non me la sento. Allora davvero un corso con qualcuno che ti insegni a scrivere bene, rilancia lei. Però boh, già scrivo tutto il giorno per lavoro, poi i miei post, insomma non vorrei farmi venire la nausea. Così alla fine già so che anche per la stagione 2015/2016 non se ne farà nulla, nel mio caso, a meno di non avere un’idea illuminante. Imparare a fare la birra? Volontariato di primo soccorso? Modellismo? Di sicuro vorrei fosse un’attività che non si fa da solo, come la mia amica Laura che sta facendo un corso di teatro con altri e, tutti insieme, sono davvero bravi e sono così perché danno l’impressione di avere tratto il meglio della loro passione l’uno con l’altro, e questo lo si evince vedendoli all’opera. Merito anche del loro insegnante: hanno talento e si sono messi nelle mani di uno esperto, un bravo professionista. E quando mi dico che uno bravo ci vorrebbe anche per me, mi fa sorridere perché potrei essere benissimo frainteso.
hobby
mi pare e piace
StandardLa gente si adopera per svolgere nel tempo libero le occupazioni più strane, dove con strane intendo solo molto distanti dalle cose che faccio io. E dove con molto distanti non intendo essere critico nei confronti di chi se ne appassiona, ma soltanto appurare che ogni testa, se è un voto, è anche un mondo a sé. Prendere o lasciare. No che così mi vien da dire io lascio. È un dato di fatto. Punto. Potrei parlare del bancario che fa l’apicoltore e che mi mostra tutte le punture sulle mani, le dita gonfie alcune irrimediabilmente. Segni anche in faccia, un po’ ovunque, ma tutto ciò val bene una produzione di miele che va oltre i presentini a parenti e amici per Natale e gli orsi che dalle sue parti, e non vive a Jellystone, farebbero di tutto per mettere zampe e mandibole sulle larve. Potrei parlare anche del metallaro che da mesi sta dando vita al suo progetto di un film in stop motion con pupazzetti e scenografia in plastilina, una foto per ogni minimo movimento e uno pensa che sia un’opera immane, probabilmente a ragione. Ma uno pensa anche se non abbia un cazzo da fare, e visto che ne sta scrivendo sul suo blog, si rende conto che gli altri possono pensare la stessa cosa di lui, così si appresta alla combinazione di mouse e tasti per cancellare le ultime righe e cambiare finale al post. E poi decide di lasciarlo così: perché cambiarne il senso, se il senso prima o poi si materializzerà da qualche parte.