Immaginate un pianeta pieno di sintetizzatori. Io non avrei dubbi, mi trasferirei subito e vi lascerei qui con le vostre chitarre elettriche e le vostre app per emulare i tastieristi che tanto non ci riuscirete mai a farlo bene. Un pianeta in cui gente come me probabilmente sarebbe senatore a vita con tutti i privilegi economici che questo comporta, e solo perché ho ospitato in casa mia – a noleggio o acquistati a carissime rate – esseri bisognosi di carezze con i polpastrelli del calibro del synth monofonico Yamaha CS-5. Poi il Poly 61, Polysix e Poly 800 I e II, tutti della famiglia Korg. E ancora Roland Jx3p, Jx8p, Juno 106 e Alpha Juno I. C’è stata anche la fase degli algoritmi con il DX 9 e il DX 7 della Yamaha, una vacanza studio poco alla pari ma proficua di un Korg MS20, persino un giurassico Crumar Stratus accompagnato da un Siel Opera 6, che aveva un registro con cui si imitavano perfettamente i cori del Mellotron del tema di Cinema Show dei Genesis. L’ultimo che mi è rimasto è un piccolo MicroKorg con tanto di vocoder, ingiustamente chiuso sul ripiano più alto dello sgabuzzino e soppiantato da altre passioni, questa del blog in primis. Ma purtroppo un pianeta pieno di sintetizzatori e di gente che li suona esiste solo nel mondo della fantasia o, al massimo, in quello dei cartoni animati. Grazie alla segnalazione della mia amica Tinapica, guardate qui se non ci credete:
https://dailymotion.com/video/x3v1bwv