gentile da gens, è il contrario di plebeo

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Il mondo è pieno di gente che ha dei modi del cazzo. La mia personale battaglia non va contro la corruzione, la mafia, i tagli degli stipendi dei parlamentari e della politica in genere (che poi, diciamocelo, non esiste vitalizio commisurato alla pazienza che devono portare i nostri governanti nel far fronte alla nostra presupponenza), il si o il no al referendum o l’olio di palma. La mia quotidiana lotta si consuma nello sforzo di combattere lo sgarbo altrui. Ci sono persone che stanno talmente sulle difensive che quando avvii una conversazione su registri ordinariamente pacati sono talmente sorpresi e disorientati da quei timbri contro natura che, rispondendoti, non si capisce nemmeno quello che dicono. Altri che probabilmente trattano a pesci in faccia persino se stessi. Dicono che la vita di ciascuno di noi sia composta da una percentuale volatile di cose belle e cose brutte, e a quelli che vivono al di sotto della soglia minima della felicità capita che gli girino i coglioni, si sfoghino sul prossimo e a tutti gli altri gli tocca essere comprensivi. Ma vi assicuro che non è così. Vi posso portare almeno tre casi di persone che hanno tutte le carte in regola per godersi ogni cosa, dalla salute ai soldi a quello che hanno e molto di più, ma tu vai a sapere perché non c’è verso di strappargli una parola cordiale. Se vi interessa conoscerle vi aspetto.