firma qui per un nuovo modello di famiglia #familyday

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Oggi anche io manifesterò a modo mio per la famiglia. Manifesterò per il mio modello di famiglia. Il mio modello di famiglia è diverso dal vostro perché si basa su due genitori che possono essere etero o gay o single o come vogliono. Ma nel mio modello di famiglia i genitori gay o etero o single, con figli naturali, adottati, acquisiti o frutto di una fusione come avviene nelle aziende, sono genitori orizzontali, non verticali. I genitori orizzontali si occupano di tirare su bambini a fasce di età, un po’ come gli insegnanti nella scuola. Ci sono le educatrici del nido, le maestre della primaria, i professori della secondaria inferiore e quelli delle superiori. Così vorrei che i genitori tenessero bambini solo in particolari fasce di età e poi ne prendessero altri e quelli cresciuti li promuovessero ad altri contesti famigliari più adatti. Ogni coppia o genitore single ovviamente deve essere ammesso alla classe di concorso per la quale si candida, e sta ai genitori a mirare al contesto domestico più adatto alle proprie attitudini. Come nella scuola, ogni età ha le sue complessità. Dai pannolini e culetti sporchi all’inverosimile e il latte vomitato in macchina la cui puzza non la togli nemmeno bruciando i sedili all’attesa dei sedicenni di ritorno dalla discoteca in macchina con amici maggiorenni, passando per l’apatia della preadolescenza, i problemi con le frazioni, i pidocchi, i morsi e le malattie esantematiche, sarebbe meglio che la famiglia di qualunque tipo, con arcobaleno o senza, si specializzasse in una categoria educativa dei ragazzi. Certo, c’è il problema che non tutti sarebbero disposti a mettere i propri figli in mano ai vicini di casa specializzati nei ragazzini delle medie magari in cambio di un paio di novenni zucconi magari con nomi del calibro di Maicol, Kevin, Nicholas o Sharon da far crescere dopo un giro pre-scolastico in una famiglia di elettori di centrodestra. Però con un po’ di assestamento si potrebbero ottenere risultati sorprendenti. Ecco, in un modello di famiglia così io ci andrei a nozze (anche gay) perché è da un bel pezzo che ho l’abilitazione e con il massimo dei voti a fare il papà di bambine dai tre agli otto anni. Ho già avuto una bellissima esperienza con una ragazzina che ora è cresciuta e non so che fine abbia fatto e insomma, mi piacerebbe rendermi utile e ripeterla. Dai tre gli otto anni. E la famiglia che ha in carico quella che ho cresciuto io prima e che ora faccio fatica a riconoscere, dovrebbe fare dodici anni tra un paio di settimane, be’ salutatemela, e ditele che il suo papà naturale la ricorda con un amore che non vi sto a dire.