ho comprato il dominio così ora posso dominiare il mondo

Standard

Tutti quei giudizi superficiali che alimentano il dibattito tra i profumisti della carta contro i praticisti dell’e-reader hanno un corrispettivo nel caso si parli di acquisti on line vs shopping in carne d’ossa con tanto di calca e di commesse dall’italiano approssimativo. Mia suocera, dall’alto dei suoi ottantacinque anni portati con disinvoltura, asserisce che sotto casa sua è un continuo via vai di furgoni guidati da addetti alle consegne sudamericani, e che quindi dovremmo smetterla con l’e-commerce se ci teniamo all’ambiente. Io la penso come lei ma il mio timore riguarda la musica che i fattorini sudamericani ascoltano nei loro abitacoli quando, col caldo che fa, viaggiano con il finestrino giù. Malgrado ciò credo che tra portare a termine un acquisto quando si ha davanti solo il click finale rispetto a mettere mano al portafogli dal vivo in prossimità della cassa il genere umano sia più propenso a concludere una transazione nel primo caso perché comunque la sfera virtuale un po’ il senso della realtà ce lo fa dimenticare, e non dite di no. Fattori quali i socialcosi, i modelli digitali e la programmazione software stessa conferiscono una sorta di delirio di onnipotenza perché consentono di affrontare un simulacro dei problemi senza la loro massa fisica, che è il caso in cui se perdi le staffe usi la violenza e hai la forza per reagire mentre dietro al pc subentra la frustrazione. Senza contare che l’informatica e l’internet sono tutta un’attesa: file da scaricare, da salvare, eseguibili che si aprono e si installano, pagine che si visualizzano, risposte nelle chat da altri, per non parlare del loading, del buffering, degli aggiornamenti del sistema operativo e di altre snervanti pratiche a cui la modernità ci ha costretto ad abituarci. Sono tanti però gli individui che non si sono ancora abituati, ed è per questo che dovremmo avere a disposizione una sorta di autoreply o commento automatico per rispondere a chi se lo merita che se non sa stare sui social network è bene che se ne stia a casa propria.

Comunque dovremmo argomentare questa tesi con dati che dimostrano che siamo più propensi a comprare on line anziché nei negozi per l’arrendevolezza dei tasti con cui comandiamo il nostro comportamento sui dispositivi informatici e telefonici. Pensate a quanto poco dista il vostro polpastrello dalla decisione che state per prendere. Confermo l’acquisto o no? Io nel dubbio dico sempre di sì e lo scrivo con l’accento per dargli maggior enfasi. Provare per credere: da oggi digitando www.plus1gmt.it arrivate su questo blog. Però da buon ligure arrivo all’ultima fase del processo già convintissimo, mentre per sfogare il potere assoluto d’acquisto in Internet faccio il solito gioco del carrello, lo stesso che si faceva dal vero per provare l’ebbrezza dell’opulenza. Aggiungo prodotti di ogni tipo e poi, quando vado a fare il checkout premo il pulsante “ho scherzato” e rimetto tutto a posto sugli scaffali virtuali.