La cosa più piacevole che abbiamo condiviso è stata chinarci a raccogliere insieme una manciata di spiccioli che sono caduti dal mio portafoglio, attività di cui avrei potuto occuparmi da solo ma tu, correttamente, hai agito mossa dal senso di colpa. Se non mi avessi chiesto la fidelity card per usufruire degli sconti del supermercato non avrei estratto il portafoglio dalla tasca al contrario e le monete sarebbero rimaste al sicuro. C’era la fila e così ho fatto prima, certo. Ci sono però motivi di riflessione sul fatto che in mano avevi solo un deodorante spray e che lo sconto a cui non volevi rinunciare era inferiore al valore complessivo di quello che ti sei offerta di aiutarmi a raccogliere. Così vicini e così intimi, piegati sulle nostre rispettive ginocchia, mi è tornato in mente il momento in cui il tuo fidanzato ti aveva lasciato dopo quattro anni perché non volevi avere figli e poi mi avevi confessato che il motivo per cui ti spiaceva di più era il fatto che eri già troppo avanti con l’età e non ti sarebbe più stato possibile diventare madre. Dolcemente complicata? Non è un dovere moltiplicarsi, non è nemmeno un diritto. Resta lo strazio di aver rinunciato a quelle belle sfide che si fanno con i bambini piccoli, quando ogni minima conquista ci mette in odore di programmi speciali, scuole per prodigi della genetica e sistemi per il calcolo del quoziente di intelligenza. Ma quando mi sono rimesso in piedi senza nemmeno contare se la somma era invariata rispetto a prima che le monete mi cadessero, ho visto tutto nero e ho percepito molto più del caldo che faceva in realtà. Hai cercato di giustificare così la scelta del deodorante, forse perché la fronte mi si stava imperlando di sudore e pensavi ne avessi bisogno, ma il tuo pessimo italiano mi ha sorpreso più di ogni altra cosa. D’altronde io sono di quelli che spiegano per filo e per segno e odio osservare gli interlocutori davanti che scalpitano perché arrivi al punto in fretta, tutti abituati alla laconicità delle conversazioni elettroniche. Sta di fatto che le spiegazioni sommarie non funzionano granché, non siamo ancora pronti a recepire oralmente ciò che siamo abituati a vedere su un display perché tutto rimane lì e possiamo rileggerlo fino allo sfinimento o osservarlo nell’insieme, come si vedono in Internet le jpeg umoristiche con il testo in Impact scritto sopra. Se oggi fossi madre, mi chiedo che cosa potresti pretendere da un figlio, se tu sei la prima ad approssimare il linguaggio e a non disporre di una fidelity card tutta tua.