finiranno, prima o poi, i pezzi dei Coldplay

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Non sono molto informato su una delle band più famose e piacione di tutti i tempi e probabilmente non ho dato a Chris Martin e soci la giusta importanza che meritano non certo per fare lo snob – d’altronde su Wikipedia le canzonette melense dei Coldplay sono annoverate addirittura nell’alternative rock – ma perché è un genere che esula dai miei ascolti. O, meglio, esulerebbe se quello dei Coldplay non fosse uno dei rari casi di ascolto forzato. Intanto le canzoni dei Coldplay sembrano tantissime. Escono dalle fottute pareti. Ci sono milioni di brani dei Coldplay che vengono pubblicati ogni giorno ed è per questo che è pressoché impossibile non trovarsele in ogni cosa che facciamo. Sotto a questa pagina che state leggendo, per esempio, c’è un pezzo dei Coldplay che vi sta osservando e che è pronto a sprigionare tutto il suo volume appena muoverete la rotella del mouse o premerete una qualsiasi combinazione di tasti, o se siete connessi con un tablet state attenti alla rotazione automatica dello schermo. Ho fatto benzina, stamattina, e ho visto un’intera raccolta vivente dei loro singoli in un pulmino fermo all’Autogrill che consumava la colazione in attesa di rimettersi in marcia. Mia moglie ha calpestato per errore la versione salsa di Clocks macchiandosi le scarpe nuove di pomodoro, per giunta, e ho letto che non so dove centinaia di migliaia di canzoni dei Coldplay appena nate, nell’intento di portarsi per istinto verso il mare come fanno certe tartarughe facendo capolino da sotto la sabbia, hanno paralizzato il traffico di una città intera che si trovava a metà strada dalla meta. Per dire, io non avrei avuto nessun problema a schiacciarle, tanto mi sono ostici i Coldplay, ma poi sai che menate ti fa l’opinione pubblica. Senza contare il fatto che la vena creativa dei Coldplay è ancora più prolifica da quando fanno tutte quelle collaborazioni che hanno aumentato in modo esponenziale la loro produzione. Non c’è persona al mondo che non possa vantare una hit scritta a quattro mani con loro, questo comporta che l’esposizione mediatica dei Coldplay sia stra-maledettamente insopportabile. Pubblicità, documentari, servizi al tiggì, video amatoriali di vacanze, qualunque cosa possa essere spalmata su una musica dozzinale viene diluita in un motivetto dei Coldplay e a questo strapotere sonoro è impossibile trovare un’alternativa. Per questo mi chiedo, e invito voi a una analoga riflessione, se esista qualche chance per cui prima o poi i pezzi dei Coldplay possano finire. Perché non è escluso che il sistema abbia ordito un complotto per avere pronti alla pubblicazione altrettanti milioni di canzoni postume nel caso i quattro decidessero di interrompere l’attività. Che poi, a dirla tutta, Yellow sembrava anche un bel pezzo, ma se avessi saputo come sarebbe andata a finire mica l’avrei ascoltato così tante volte.

ma cosa mi ricorda il nuovo singolo dei Coldplay?

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Mumble mumble fatemi riflettere.

Ah ecco, trovato!

Uguale, nevvero? Voi che avete gli strumenti per fare un mash-up potete mettervi al lavoro, grazie.

facciamo trentuno

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ShockHound pubblica un po’ di anticipazioni di quello che il 2011 ci riserverà in ambito musicale. Tra i 30 album più attesi, vorrei porre l’attenzione su quanto segue:
– nuovo disco per gli Strokes, il primo dopo la non buona impressione di First impression of earth, del 2006
– nuovo disco per My Morning Jacket
– idem per la parte 2 di Hot Sauce Committee dei Beastie Boys
– poi Fleet Foxes
– e curiosamente Janes Addiction, il cui nuovo lavoro vedrà impegnato anche Dave Sitek (una delle menti dei Tv on the Radio) nella parte creativa

oltre a grandi nomi del mainstream targato MTV, da Radiohead a U2 a Ladygaga a Coldplay a No Doubt e molti altri, la lista completa nelle tag qui sotto.