Gli anni che finiscono con il numero sette sono piuttosto importanti e non me ne vogliano i fan di quelli che finiscono in otto come il sessantotto, per i motivi che sappiamo, o il quarantotto che avete studiato a scuola. Per non parlare di quelli che finiscono con il nove, a partire dall’ottantanove e dal celebre muro che è stato buttato giù, o addirittura gli anni che terminano con lo zero che non sai mai se occorre considerarli conclusivi del decennio precedente o all’inizio di quello nuovo. Ma quelli che finiscono con il numero sette sono molto importanti a partire dal settantasette perché, quest’anno, fanno cifra tonda e fanno tanto ricorrenza, è sufficiente fare un giro per i socialcosi per capire cosa intendo. C’è solo un problema. Siamo tutti stra-felici che il settantasette quest’anno fa quarant’anni perché il settantasette deve la sua celebrità a un long playing fondamentale per la storia del novecento che è appunto l’omonimo dei Talking Heads, con quel Psycho Killer che, ancora adesso, quando lo senti, ti accorgi che pezzi più moderni di quello ce ne sono stati veramente pochi. Poi il settantasette è stato anche il settantasette della cultura e della politica, con tutto quello che ne è conseguito per la società italiana nel bene e nel male. Quindi se dal settantasette e da Psycho Killer ci separano ben quarant’anni, dal sessantasette, altro anno piuttosto importante, di anni ne sono passati cinquanta, e provate a indovinare chi, nel sessantasette, ci è nato.