Il 24 maggio, al Carroponte di Sesto San Giovanni, c’è Mulatu Astatke in concerto. Chi viene?
alti e bassi di fedeltà sonora
ascoltare Mozart fa diventare intelligenti
StandardSe provate a ricostruire il vostro universo sonoro e la vostra identità musicale attraverso il percorso degli ascolti – e per chi suona anche delle composizioni – lungo il quale siete cresciuti, è interessante rintracciare uno o più archetipi, i punti da cui tutto ha avuto inizio. Mi riferisco a quei modelli armonici, melodici e ritmici che si usano come elemento di paragone ogni volta che si scopre qualcosa di nuovo e che consentono di esercitare un giudizio tale per cui una canzone o un qualunque stralcio di brano entra a far parte del novero della propria musica di riferimento.
Sono numerosi i fattori in gioco: quelli che identifichiamo come i nostri gusti, influenze esterne come il giudizio delle persone con cui siamo in contatto e il cui parere per qualche motivo è importante per noi, i trend estetici e culturali che ci permettono di vivere più o meno perfettamente inseriti nel nostro tempo e di riconoscerci nella società che abitiamo e così via. Ma se provate a regredire verso le vostre radici, se la memoria ve lo permette, riuscite a ricordare i momenti in cui un ascolto ha fatto breccia dentro di voi? E attenzione, mi riferisco a quando eravate ancora non autonomi e prima che rivendicaste una vostra personalità culturale, perché sapete meglio di me che già dalla pubertà per non parlare dell’adolescenza spesso la musica è anche motivo di appartenenza e di emancipazione individuale, oggi magari di ribellione un po’ meno.
E, a proposito di generazioni, mentre i nostri figli hanno a disposizione un bacino audio infinito di riferimento soprattutto perché hanno dalla loro parte genitori già cresciuti con la musica di consumo, per alcuni di noi invece non è detto. Per esempio nella mia famiglia di origine non ci sono canzonette che ci sono state tramandate dai genitori, mentre ora mia figlia accanto a cose tipiche della sua età e che vanno di moda ora – le varie Katy Perry – ascolta di sua iniziativa generi e canzoni a cui l’ho introdotta io e che in qualche modo le assomigliano. Il che è un fenomeno stranissimo, perché poi scremando rimangono solo alcuni brani che mai avresti detto e altri, oggettivamente fondamentali, lasciano il tempo che trovano: mentre non riesco a farle piacere quelle che ritengo pietre miliari della storia del rock, tra i suoi preferiti trovano posto cose tipo Ca Plane Pour Moi di Plastic Bertrand, Pass the Dutchie dei Musical Youth o la più recente Bizness di Tuneyards, voglio dire brani più che godibili ma tutt’altro che epocali. Noi invece non abbiamo avuto influencer musicali del nostro calibro, genitori che ci hanno trasmesso le basi di musica pop-rock (e in alcuni casi reggae) da cui partire. Mia figlia ha addirittura assistito a un concerto dei Sigur Ros quando ancora era nella pancia di sua madre, che a dirla tutta si è pure addormentata malgrado la mia disapprovazione.
Ma senza andare così indietro, ci dev’essere stato per forza un evento che dentro di voi ha scatenato tutto, un punto di non ritorno malgrado a casa vostra, come in casa mia, si ascoltava principalmente musica classica o, nei giorni di festa, il liscio-folk, ancor prima che i vostri fratelli maggiori introducessero intra moenia strumenti di rottura con il passato, cavalli di Troia pregni di sfide e di modernità, sesso droga e rock’n’roll. Così, se devo identificare la prima reminiscenza, la prima successione di accordi che ho trovato congeniale con il mio modo di sentire, la ritrovo nel brano qui sotto. E sì, lo so, fa un po’ ridere.
balliamo di architettura
StandardVengo a sapere solo ora di una collana di libri dal nome 33 1/3 della casa editrice inglese Continuum che dal 2003 (oddio chissà cosa altro mi sono perso) pubblica una nuova forma di recensioni narrative di album musicali, scritte da autori del calibro di Jonathan Lethem che parla di Fear of Music dei Talking Heads. Ma tradurli in italiano no? O esistono già?
cold specks – blank maps
StandardQuanto mi piacciono le voci così però su queste basi un po’ meno pop.
due cuori e un cardiologo
StandardSto per estrarre la ricetta del mio medico dalla borsa e affidarla all’anziana farmacista che mi sta servendo quando il suo collega altrettanto anziano, che probabilmente è suo marito, sbuca dal retro con in mano due confezioni di pastiglie per l’ipertensione e le poggia sul bancone per incartarle, proprio in corrispondenza del borsellino aperto della giovane donna al mio fianco che fino a pochi istanti fa mi precedeva nella fila in attesa, il tutto in barba alla privacy ma la bottega è oltremodo old fashioned, in linea con i gestori, ma a una farmacia non si richiede di essere sempre trendy e rinnovare il proprio arredamento. Anzi, quando entro in esercizi in cui il tempo sembra essersi fermato mi sento più propenso all’acquisto. Questo per dire che il bancone è piuttosto stretto, e quando sono in due a servire come ora è inevitabile essere coinvolti nei problemi di salute altrui. Ma non è questo il punto.
La donna al mio fianco sta acquistando lo stesso medicinale nella stessa quantità indicata dalla prescrizione che ho appena sottoposto alla farmacista. E infatti quando la farmacista rientra e mi consegna le confezioni, io e la cliente ci guardiamo un po’ imbarazzati dalla coincidenza e da una sensazione che mascheriamo reciprocamente con il sollievo del soffrire di un problema di salute piuttosto comune come la pressione alta, avrete presente la massima sul mezzo gaudio, insomma gli acciacchi ce li abbiamo tutti.
La coppia dietro il bancone si sente autorizzata così a infrangere con zelo quei pochi cocci di riservatezza rimasti chiedendo a entrambi se non preferiamo il generico al farmaco richiesto, e il caso vuole che da questa parte rispondiamo allo stesso modo, probabilmente i rispettivi medici ci hanno detto la stessa cosa e cioè che trattandosi di agenti per la pressione non è detto che i medicinali abbiano la stessa intensità dei generici, e dicendolo ci convinciamo a vicenda.
E a quel punto lei che ha già pagato si avvia e io per fortuna sono ancora in attesa del resto, dico per fortuna perché altrimenti ci saremmo dovuti accompagnare insieme all’uscita e sarebbe stato troppo. Perché, in aggiunta a tutto ciò, c’è il fatto che oggi sia il mio compleanno, quel giorno in cui ci si sente un anno più vecchi e blablabla, e così ho pensato subito a come è cinica la vita se a sedici anni gli incontri fortuiti accadono perché tu e lei state scegliendo lo stesso disco dei Cure e alla mia età, che non vi rivelo quale sia, ci si incontra a causa della pressione alta e la cura è ancora la stessa per entrambi.
maximo park – hips and lips
StandardIl nuovo dei Maximo Park dovrebbe uscire a breve, nel frattempo da una cameretta ubicata chissà dove tutta tappezzata di poster che nemmeno la mia ecco il primo singolo. Anche io facevo così ascoltando la musica allo stereo, ma ben di nascosto e per fortuna non c’erano webcam a riprendermi (e non possedevo bambole gonfiabili, giuro). Il pezzo, comunque, non è niente male. Via.
santigold da jimmy fallon
StandardIl pezzo spacca anche dal vivo, detto senza mezzi termini. Non trovate?
secessione
StandardNon so a voi, ma a me che si lanci da un palco come quello del concertone del primo maggio lo slogan “l’Europa ci chiede soldi, noi diamo musica” mi sembra enormemente inappropriato. L’ho sentito ieri in diretta – d’altronde pioveva e tutto sommato si tratta di una manifestazione a cui sono affezionato se non altro perché vi ho suonato anche io – e ne ho provato un immediato fastidio, poi sepolto, come si può leggere qui, da altri ben più rumorosi disagi. E poco fa ho riletto la stessa frase sulla home di un quotidiano come sintesi dei messaggi scaturiti dalla giornata di ieri, e a freddo ho capito perché l’ho sentito così fuori luogo. Intanto, e qui torno a ripetermi, dubito che l’Europa voglia la nostra musica, almeno quella che abbiamo ascoltato ieri nella prima parte dell’evento, che per fortuna ha preso una svolta più piacevole con la tripletta Caparezza – Subsonica – Almamegretta, a parte l’inqualificabile esibizione di Mannarino, che poi chi cazzo è Mannarino che suona nella parte più seguita del concerto. E spiace dirlo ma tutti quei gruppuscoli che si sono alternati, alcuni anche con pezzi in inglese, non costituiscono una moneta valida per uno scambio internazionale. Secondariamente, in un momento in cui dovremmo fornire risposte concrete e affidabilità, l’Europa ci chiede soldi in Euro e niente altro, più impegno e meno tarantelle. Quelle teniamocele per noi, anzi per voi, anzi avvisatemi quando avete finito di suonarle.
su coraggio
StandardÈ facile per noi vecchi brontoloni piazzarci davanti a raitre, seguire il concerto del primo maggio e dichiarare con estrema facilità che, almeno nella prima parte della kermesse (sono le 19.20 circa), non se ne salvi nemmeno uno dei gruppi e artisti italiani che si sono alternati sul palco. Che tra i Sud Sound System, gli A classic education, Teatro degli orrori e tutto il resto di cui non ricordo nemmeno il nome, ah i Nobraino e Dente e quelli di Scampìa, insomma decretare il più imbarazzante di tutti è impresa ardua. Che si perpetua quel vuoto culturale per le nuove generazioni che ci ha messo tutti sotto tono, perché tra canzoni, musicisti, presentatori, messaggi e contenuti proprio non si salva nulla, ma probabilmente è perché i giovani migliori se ne vanno all’estero ma se potessi scegliere all’estero ci manderei tutti questi qui. Che siamo così piccoli e insignificanti che probabilmente non si giustifica nemmeno la nostra esistenza, tanto che una band italiana la riconosci dalla prima pennata sulla chitarra come un film italiano dal primo fotogramma e un autore italiano va be’ ci siamo capiti. E che, per fortuna, un certo tipo di musica al mondo ce l’abbiamo solo noi. Per fortuna per gli altri.
one hundred shots 80
StandardEcco le 100 migliori canzoni degli anni 80 secondo il NME. Quelle commentate sono quelle che non metterei nemmeno nelle prime 1.000.000. Tutte le altre meriterebbero una bella rimescolata, e al primo posto si nota la mancanza di “Love like blood” dei Killing Joke.
100. Paul Simon – “Graceland”
99. The Clash – “Straight To Hell”
98. Dead Or Alive – “You Spin Me Round (Like A Record)”
97. Pixies – “Where Is My Mind?”
96. OMD – “Enola Gay”
95. Elvis Costello – “Shipbuilding”
//94. Starship – “Nothing’s Gonna Stop Us Now”
93. The Clash – “Should I Stay Or Should I Go”
92. Fleetwood Mac – “Everywhere”
91. INXS – “Need You Tonight”
90. Primal Scream – “Velocity Girl
//89. Lil Louis – “French Kiss”
88. Bruce Springsteen – “Atlantic City”
87. Blondie – “Atomic”
86. Madness – “House Of Fun”
//85. Womack & Womack – “Teardrops”
84. Soft Cell – “Tainted Love”
83. James – “Sit Down”
82. The Stone Roses – “She Bangs The Drums”
//81. Van Halen – “Jump”
80. S’Express – “Theme From S’Express”
79. Cyndi Lauper – “Time After Time”
78. Faith No More – “We Care A Lot”
77. De La Soul – “The Magic Number”
76. Simple Minds – “Don’t You (Forget About Me)”
75. Dead Kennedys – “Too Drunk To Fuck”
74. Orange Juice – “Rip It Up”
73. The Fall – “Hit The North”
72. The Clash – “Rock The Casbah”
71. Queen & David Bowie – “Under Pressure”
70. Talking Heads – “Road To Nowhere”
//69. Metallica – “Master Of Puppets”
68. Sonic Youth – “Teen Age Riot”
67. Duran Duran – “Rio”
66. U2 – “With Or Without You”
//65. Melle Mel – “White Lines (Don’t Don’t Do It)”
64. Nirvana – “About A Girl”
63. Depeche Mode – “Never Let Me Down Again”
62. Sundays – “Can’t Be Sure”
61. The Waterboys – “Whole Of The Moon”
//60. Guns N’ Roses – “Sweet Child O’ Mine”
//59. Iron Maiden – “Run To The Hills”
58. Bomb The Bass – “Beat Dis”
57. Psychedelic Furs – “Pretty In Pink”
56. Soul II Soul – “Back To Life”
55. 808 State – “Pacific State”
54. Frankie Goes To Hollywood – “Two Tribes”
53. The Cure – “Just Like Heaven”
52. Bruce Springsteen – “The River”
51. The Jam – “Going Underground”
50. MARRS – “Pump Up The Volume”
49. My Bloody Valentine – “You Made Me Realise”
48. Prince – “Sign ‘O’ The Times”
47. Grace Jones – “Pull Up To The Bumper”
46. Pixies – “Monkey Gone To Heaven”
//45. Don Henley – “The Boys Of Summer”
44. Morrissey – “Everyday Is Like Sunday”
43. Kate Bush – “Hounds Of Love”
42. Cameo – “Word Up”
41. Dexys Midnight Runners – “Come On Eileen”
40. Happy Mondays – “Hallejulah”
39. Echo And The Bunnymen – “The Killing Moon”
38. Run DMC – “Walk This Way”
//37. AC/DC – “Back In Black”
36. R.E.M. – “The One I Love”
35. NWA – “Straight Outta Compton”
34. The Smiths – “There Is A Light That Never Goes Out”
//33. Madonna – “Like A Prayer”
32. The Stone Roses – “Made Of Stone”
31. New Order – “Temptation”
30. Pet Shop Boys – “What Have I Done To Deserve This?”
29. The Jam – “That’s Entertainment”
28. Sugarcubes – “Birthday”
27. The Pogues – “Fairytale Of New York”
26. David Bowie – “Ashes To Ashes”
25. Public Enemy – “Don’t Believe The Hype”
24. The Jesus And Mary Chain – “Just Like Honey”
23. Nick Cave And The Bad Seeds – “The Mercy Seat”
22. Dinosaur Jr – “Freak Scene”
21. This Mortal Coil – “Song To The Siren”
20. Salt N’ Pepa – “Push It”
19. Joy Division – “Atmosphere”
//18. Michael Jackson – “Billie Jean”
//17. Bon Jovi – “Livin’ On A Prayer”
16. Pixies – “Debaser”
15. Pet Shop Boys – “It’s A Sin”
14. The Smiths – “This Charming Man”
13. The Jesus And Mary Chain – “April Skies”
12. The Stone Roses – “Fools Gold”
11. Human League – “Love Action (I Believe In Love)”
10. Eric B. & Rakim – “Paid In Full”
09. New Order – “Bizarre Love Triangle”
08. The Cure – “In Between Days”
//07. Neneh Cherry – “Buffalo Stance”
06. Prince – “When Doves Cry”
05. The Specials – “Ghost Town”
04. Talking Heads – “Once In A Lifetime”
03. The Smiths – “How Soon Is Now”
02. Joy Division – “Love Will Tear Us Apart”
01. New Order – “Blue Monday”