Avete presente quando fate sogni bellissimi e la sensazione che si prova al risveglio, realizzando che non c’era niente di vero? Eravate a fianco della persona di cui siete innamorati e che nella realtà non vi corrisponde, oppure stringevate tra le mani una cosa che desiderate fortissimamente ma che non potete possedere e che a un certo punto puff, la luce del mattino volatilizza come un alito di vento dissipa un anello di fumo.
Ieri ho partecipato a una riunione con il dirigente e un docente della secondaria incaricato, fino al giugno scorso, della gestione del sito dell’istituto. Quest’anno il prof è andato in pensione e lo scopo della riunione era proprio il passaggio di consegne con il nuovo incaricato, facile indovinare di chi si tratta. Prima di entrare nel merito, il preside aveva un po’ di ritardo, ci siamo messi a chiacchierare di musica. Con noi c’era la vicepreside che ci ha raccontato del famoso (e unico) concerto dei Led Zeppelin in Italia al Vigorelli di Milano, quello interrotto a tempo record a causa dei disordini tra chi voleva entrare senza biglietto e le forze dell’ordine e che sancirà l’addio definitivo della band di Robert Plant ai palchi italiani.
Da lì io e il prof ci mettiamo a parlare del comune amore per il progressive, quindi si passa ai dischi in vinile e ai rispettivi impianti hi-fi. Gli rivelo la mia passione per l’insuperabile supporto e gli trasmetto tutto il mio entusiasmo. Mi racconta così del suo piatto originale Dual CS 503-1 e mi rivela di averne un altro identico in garage, in ottime condizioni ma inutilizzato. Mi dimostro così interessato a un possibile acquisto e dell’eventuale costo. Mi viene la bava alla bocca ma la conversazione si interrompe all’ingresso del dirigente e con l’avvio della riunione.
Poi, alla fine, ecco il miracolo. Poco prima di accomiatarci, senza che io gli chieda nulla e senza nessun motivo se non l’altruismo, il prof mi dice che, se voglio, mi regala il giradischi. Mi dice che tanto non se ne fa nulla, che non pensava di venderlo ma che così è possibile restituire dignità al piatto. Ridargli il suo lustro. Per farla breve, una manciata di minuti dopo mi trovo nel suo box a prendere il Dual dalle sue mani, metterlo in macchina, e a coprire di ringraziamenti il mio benefattore per il gesto straordinariamente cortese.
Ho trascorso il resto della giornata ad ascoltare dischi con il nuovo giradischi, installato immediatamente nel mio impianto stereo, appena rientrato a casa. Non avete idea del suono che ha. Ieri sera, poi, mi sono coricato, ancora con il pieno di felicità per il gesto del prof della mia scuola e, al risveglio, per prima cosa, sono corso in sala per vedere se il Dual CS 503-1 c’era realmente. Mi sono accertato di non aver sognato e, infatti, il giradischi era ancora lì, pronto a passare il resto della sua vita con me. Ho pensato così che non siamo più abituati a gesti del genere. Alla bontà disinteressata. Oggi sono così contento che spero ardentemente di ricambiare con altrettanta generosità qualcuno, prima o poi. Ma scordatevi che vi regalo un giradischi.
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