Non ricordo come si definisce quello scatto generazionale che si compie quando i figli si elevano a risultati superiori rispetto ai propri genitori. Una cosa straordinaria, perché significa che la tua specie funziona alla grande. È bello perché, se sei un padre presuntuoso, puoi vantartene con orgoglio, arrogandotene una parte del merito. Hai contribuito a far evitare ai tuoi figli i tuoi stessi errori, che poi è a suo modo un passo in avanti dell’evoluzione degli esseri umani. Una salita al livello successivo.
La cosa difficile è capire se una cosa è sbagliata o è giusta. Cioè, magari uno pensa di aver commesso una sciocchezza, fa di tutto affinché i suoi figli non facciano altrettanto e invece poi scopre che è una best practice e, come se non bastasse, era anche facile da prevedere. Pensate a quanti milioni di persone, nel corso degli ultimi due secoli, hanno abbandonato pascoli e campagne per venire ad ammalarsi nelle fabbriche del nord, e tutto per uno stipendio fisso, un impianto fognario strutturato e altri benefici dell’occidente industrializzato e invece oggi ci scopriamo invidiosi degli artigiani che sono tornati nel borgo lucano da cinquanta anime perché quello è il vero senso della sostenibilità, la cosa migliore da fare. Su repubblica online si legge almeno un caso nuovo al giorno. Viceversa, pensi di essere nel giusto votando i fratellisti di italia, chiami tuo figlio Galeazzo e nessuno trova mai lo slancio per farti fare i conti con la tua insulsaggine con l’aggravante del nazifascismo. Che poi, voglio dire, basterebbe un manuale di storia qualunque e un po’ di buona volontà.
Da ragazzo invidiavo moltissimo i miei coetanei che, cresciuti da genitori più lungimiranti dei miei che li avevano indirizzati a farlo, si erano iscritti negli appositi registri e si guadagnavano qualche lira come scrutatori alle elezioni. Mi sono così impegnato a creare tutti i presupposti per lo scatto evolutivo di cui sopra e non ci crederete ma quest’anno, grazie a mia figlia che è stata ingaggiata addirittura come segretaria ai seggi, ecco che la specie umana ha compiuto un passo in avanti, un primato che ha contribuito a rendere queste elezioni ancora più speciali.
Un po’ questo aspetto, un po’ il senso di euforia che mi trasmette Elly Schlein, mi sono addirittura convinto ad appiccicare un adesivo del PD sul mio notebook. Ho coperto la marca Acer sul retro del monitor e ora, chi mi sta davanti, mi studia con curiosità perché non è una cosa comune dichiararsi apertamente simpatizzante per qualcosa, soprattutto qui da noi dove la politica resta un tabù e non mi spiego perché. Io ho appiccicato l’adesivo del PD ma ci potrebbe essere quello degli Idles o quello dell’hippy con la chitarra che si allontana o persino il free joint bambulé. Sono ideali e, qualunque essi siano, a parte il nazifascismo e il grillismo, ovviamente, sono encomiabili in una persona. Mia figlia mi ha raccontato addirittura che, in un seggio vicino al suo, la rappresentante di lista dei fratellisti meloniani si è rivolta ai carabinieri perché una elettrice si era recata alle urne indossando una maglietta con uno slogan contro la guerra.
Qui da me c’erano anche le amministrative. Andremo al ballottaggio ma la sindaca uscente del PD non è messa benissimo e la vedo dura. Questo, l’onda nazifascista che sta travolgendo l’Europa e l’astensione sono i segnali peggiori emersi dopo l’ultimo turno elettorale. È bene però evidenziare i numerosi aspetti positivi, che non sono pochi. Il PD, grazie all’ottimo lavoro di Elly Schlein, ha fatto un bel salto in avanti e ora può lavorare sodo per incalzare il più possibile i fratellisti meloniani. Anche AVS – che sembra un antivirus e a suo modo lo è – ha fatto un bell’exploit e ne sono contento, anche se con la svolta a sinistra della Schlein sarebbe bello che tornassero insieme. Il pessimo risultato di Renzi e Calenda mi ha dato una soddisfazione che non potete capire, ma sono tutti voti buttati via e, come sapete, odio gli sprechi. Stesso discorso per la figuraccia dei grillisti, che vi ricordo sono stati al governo con Salvini e hanno sbeffeggiato Bersani.
Anche il ballottaggio ha un aspetto positivo. Mia figlia tornerà a lavorare nel seggio ancora per due giorni. Ma purtroppo la mia non è una grande metropoli come Milano, in cui lo scarto tra il PD e fratellisti meloniani non lascia dubbi sull’attaccamento alla democrazia e alla civiltà dei suoi cittadini. Per poco più di un chilometro qui è già provincia, molto peggio della periferia. Sarà un testa a testa. Speriamo bene.