Nella vita non si è mai protagonisti, nemmeno nel giorno del nostro compleanno. Piove, la gatta miagola pretendendo più cibo, i fornelli si accendono con fatica come per ogni altra colazione, la pastiglia per l’ipertensione ha lo stesso effetto. Nessuno prende ferie, nessuno ti passa a prendere la mattina in limousine per portarti in un posto speciale, nessun telegramma cantato come nei telefilm americani degli anni 70. Anzi, se succedesse così, ci verrebbe da chiedersi perché, nei restanti trecento e sessantaquattro giorni dell’anno, è diverso. Se qualcuno ci portasse la colazione a letto ci verrebbe da riflettere sul fatto che l’ordinarietà è proprio quella, e che sarebbe bello compiere gli anni ogni giorno ma che quindi la straordinarietà perderebbe la sua efficacia. Se mia mamma avesse uno smartphone e sapesse usare WhatsApp, mi manderebbe un messaggio alle 6.40 appena sveglia – l’ora in cui sono nato – per farmi gli auguri. Fino a poco tempo fa mi chiamava, poi è passata agli sms, ora non riesce a svegliarsi così presto perché, la notte, fa fatica ad addormentarsi. Ci sentiremo stasera, lato mio non cambia nulla, solo un numero in più.
Festeggiare il compleanno mi ha sempre imbarazzata, anche da bambina. Quelli di mamma erano gli unici auguri che accettassi serenamente, or nemmeno quelli dei fratelli sono la stessa cosa.
Penso che il miglior regalo di compleanno siano quei trecentossesantacinque giorni che abbiamo accumulato da quello precedente. Sono tua coetanea e ho fatto in tempo a salutare compagni di studi e di lavoro che si sono fermati prima di arrivare ai miei anni. Allora se in piscina non ho voglia, penso a come nuotava Anna e faccio una vasca in più. Faccio le piadine sperando che somiglino a quelle che ci portava Massimo in ufficio. Quando c’è il pranzo degli ex compagni di (fuori) corso, ci vado anche per Giampiero, Franca, Tiziana e Nicola. Insomma, penso che ogni giorno sia straordinario e andrebbe celebrato, il compleanno serve solo a ricordarcelo. Auguri di belle cose e belle persone con cui divederle, oggi e nei giorni che verranno.