Il 13 maggio è stato il compleanno di Stevie Wonder. Lo so perché lo hanno ricordato a “Il giorno e la storia” su RaiStoria insieme ad altre ricorrenze altrettanto degne di nota. Tra le immagini di repertorio riproposte, mi ha colpito questo suo passaggio come ospite alla nostra tv pubblica. Il cantante e polistrumentista statunitense interpreta la canzone “Solo te, solo me, solo noi”, versione italiana del suo singolo “Yester-Me, Yester-You, Yesterday”, un brano che è stato inciso come cover anche da Giuliano Palma e i Bluebeaters. È incredibile come i nostri connazionali presenti come pubblico in sala si ostinino a tenere il tempo con le mani sull’uno e sul tre, mentre Stevie Wonder – uno che ha sicuramente il ritmo nel sangue – segue l’andamento naturale della canzone, che impone i battiti a tempo sul due e sul quattro. Nessuno si pone il problema di stare dalla parte del torto, probabilmente convinti del fatto che il cantante non li possa cogliere in fragrante. Anche se, lo so per certo, si stava rendendo perfettamente conto che c’era qualcosa che non andava per il verso giusto.