Conosco diverse persone a cui non piace viaggiare e, credetemi, non è il caso di biasimarle. Il viaggio comporta una serie di difficoltà da affrontare, di responsabilità di cui farsi carico e di scelte da prendere, per noi stessi ma molto spesso per chi ci accompagna perché difficilmente viaggiamo da soli, anche se viaggiare da soli è una figata che non ha paragoni. Il fatto è che noi italiani siamo ancora legati al calendario dettato dalla Fiat e da tutto il suo ecosistema e indotto che imponeva di prendere le ferie in agosto. Oggi la Fiat non esiste più, l’ecosistema probabilmente è soggetto al calendario cinese, nonostante ciò continuiamo a fare vacanze in agosto. Occorre quindi manifestare tutta la nostra solidarietà a coloro ai quali non piace viaggiare e, di conseguenza, sono costretti a fare cose alternative durante le settimane di ferie imposte in agosto. Tenendo conto che ovunque è tutto chiuso, ci sono quaranta gradi, c’è il Covid, la tv è una merda, ci sono i gatti degli amici – che invece partono – da curare e cose così. Perché se a chi non piace viaggiare fosse consentito di prendere ferie in altri periodi dell’anno sono certo se la passerebbe meglio e, a dirla tutta, la formula potrebbe interessare anche a gente come me. Voglio dire, non vi piacerebbe staccare due o tre settimane a marzo? O a giugno? Parliamone. In altri periodi, con tutto aperto, uno a cui non piace viaggiare potrebbe godersi davvero il posto in cui vive. Vederlo sotto una luce diversa dalla canicola di ferragosto, l’asfalto che brucia e nemmeno una pizzeria aperta in giro. Per farvi capire quanto sono disperati quelli a cui non piace viaggiare vi dico solo che il numero di lettori di blog come questo, nelle settimane centrali di agosto, cresce a dismisura. E non credo che leggere articoli inutili o deprimenti sia un passatempo adatto a chi ozia sulla sdraio in una spiaggia della Sardegna del sud. Secondo me è gente che sta a casa, che le ha provate tutte e che sta raschiando il fondo del barile per trovare qualcosa da fare. Amici lettori a cui non piace viaggiare, mettetevi comodi: questo post è tutto per voi.