A ogni sigla finale di “Via dei Matti n. 0”, la striscia serale del momento di RaiTre di cui ho già parlato qui, mi chiedo quanto possa essere divertente la vita a casa Bollani/Cenni. Pensate ad avere in casa uno che suona così bene e lo fa di mestiere, o una così brillante a raccontare le cose che staresti ore ad ascoltarla. «Stefano, mi suoni qualcosa?» e, dal piano a coda posizionato al centro del salotto, ecco una meraviglia jazz o un’improvvisazione su un canto folk rumeno o una versione bebop della canzonetta vincitrice di Sanremo o un’armonizzazione da manuale dei primi quattro accordi che gli vengono in mente sentendo cigolare la porta di casa. Oppure «Valentina, mi racconti qualcosa?» ed ecco una piece comica o un monologo drammatico, la trasposizione di un dialogo di un film di successo o un adattamento in versi di una conversazione ascoltata in dialetto romagnolo al chiosco delle piadine. Per non parlare dei coretti a due voci o del modo in cui si spiegano e si raccontano le cose, e chissà come lo fanno a telecamere spente. Pensate ad averli come amici: una cena da loro sarebbe una serata indimenticabile. Avrei mille cose da chiedergli e passerei tutto il tempo in brodo di giuggiole. Quante cose potrei imparare. Chissà come dev’essere, invece, un invito a casa di Fedez e Chiara Ferragni. Non credo proprio che sia la stessa cosa, che dite? Forse è un po’ come la casa del grande fratello della risata andata in onda con “LOL”, su Amazon Prime, presentata proprio da Fedez. In rete – giustamente – non si parla d’altro. Io mi sono talmente immedesimato nello spirito della trasmissione che, davvero, sono riuscito a non ridere per tutto il tempo, nemmeno una volta. Che cosa c’era da ridere? Solo per questo sono arrivato sino alla fine e ho vinto io. Anzi, ha vinto Bollani.
Chissà se casa Bollani/Cenni, nella vita, sarà sempre così leggera, raffinata, colta, frizzante, come su Rai3?
Comunque lei non mi entusiasma, troppa enfasi nel suo raccontare.