routine

Standard

“Oggi è martedì ma mi sembra mercoledì” è una delle tante cose che diciamo così per dire, o che diciamo quando non siamo del tutto registrati con il tempo che scorre. Ci sono anche sabati che hanno le sembianze della domenica e quando ci accertiamo di esserci sbagliati, in media una manciata di secondi dopo averlo pensato, ci sentiamo onnipotenti. Nei momenti in cui ci annoiamo si dice invece “che pizza”, che poi vorrei conoscere chi, per primo, ha associato la pizza al concetto di routine. Una volta era un’occasione che capitava una volta al mese, e quindi una vera e propria festa. Oggi mangiamo anche due pizze alla settimana, e malgrado l’incremento della frequenza è sempre comunque divertente. Il menu della mensa a scuola prevede la pizza il martedì. Ma non per questo il martedì sembra mercoledì. Tantomeno il sabato, quando miliardi di pizze lasciano i forni a legna per raggiungere le case e gli stomaci di miliardi di abitanti di questo pianeta. Il mio alunno cinese, che lascia sempre tutto intatto nei vassoi di plastica con l’espressione di chi è consapevole di aver sancito il primato della cucina orientale sul resto del mondo, quando c’è la pizza cambia espressione e si centellina la porzione boccone per boccone. A volte prima lecca il pomodoro con la mozzarella e poi addenta la pasta, lasciando la crosta per la fine senza risparmiare nemmeno una briciola. A Rebecca invece è scivolato un meteorite di salsa di pomodoro sul suo maglione bianco preferito ed è andata in crisi. Il maglione bianco preferito è ricoperto di peli morbidissimi e, per questo, lo chiama il numero uno. Ha stilato una classifica ma con quello bianco – dice lei – non c’è storia. In classe c’è qualcuno che ha preso a chiamarlo proprio come fa lei, il numero uno. “Oggi Rebecca ha il numero uno”, si sente mormorare in classe, quando Rebecca entra all’inizio delle lezioni. Così, in attesa della fine del nostro turno del pranzo, ho pensato a quando Rebecca sarà grande e ci sarà qualcuno che, stregato dalla sua bellezza, imparerà tutte le posizioni della classifica dei suoi maglioni. Dicono anche che un giorno Rebecca lo inviterà a cena in un appartamento condiviso con altri coinquilini un po’ precari come lei, accoglierà alla porta il suo spasimante con addosso il maglione numero uno ma, forte dell’esperienza capitata a scuola, si metterà a tavola con un tovagliolo per non rovinare tutto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.