Amici over cinquanta, ma non capita anche a voi di venire a capo di questioni complicatissime come nessuno mai, di trovarvi a ballare in salotto l’ultimo singolo del gruppo nel pieno dell’hype del post-punk inglese appena pubblicato, di trovarvi a vostro agio con certe serie pensate per adolescenti, per indossare lo stesso brand di scarpe che vi rendono originali sin da quando avevate trent’anni, di correre con una certa soddisfazione malgrado gli anni, di digerire il più pesante degli amaroni a cena, di capire per filo e per segno il turbamento dei vostri figli sedicenni, di destreggiarvi con leggiadria nel traffico delle ore di punta nel massimo relax, di leggere con il massimo piacere e sintonia gli scrittori americani emergenti che si esprimono in un linguaggio che comprendete perfettamente, di ritrovarvi a valutare indumenti nel reparto giovani dei negozi di abbigliamento, di pensare cose a lungo termine come comprare un camper o andare a vivere in centro, di riuscire a risolvere qualsiasi problema su qualsiasi dispositivo o piattaforma digitale e poi, subito dopo, guardandovi allo specchio, con i capelli grigi e il collo rilassato, vedere comunque un vecchio di merda?