In un presente né distopico tantomeno ucronico un aspirante scrittore rimane colpito dall’intervista al vincitore di un premio letterario nazionale. Nella trama del romanzo trionfatore tra i giurati, un aspirante scrittore acquista su una bancarella un libro di seconda mano in cui il protagonista è uno scrittore che dà alle stampe un best seller basato su un fatto realmente accaduto: un autore in crisi di ispirazione legge su Facebook un post di un suo contatto, una donna che condivide l’esperienza provata durante un appuntamento con un uomo in cui l’uomo le svela di aver pubblicato un libro, in passato, ma di scarso successo. La donna digita immediatamente su Google il titolo del romanzo e ne trova una copia su Amazon corredata da un’unica recensione scritta dal padre dell’autore, morto poco dopo quell’atto d’amore per il figlio. L’uomo e la donna, seduti su una panchina in riva a un lago artificiale – lo stesso intorno al quale l’aspirante scrittore dopo poco andrà a farsi una corsetta – leggono insieme le recensione e quel fatto, così straordinariamente casuale, non può non costituire l’inizio di una relazione forte e profonda tra la donna e l’uomo. L’occasione ha infatti dell’incredibile e risulta il perfetto incipit di un libro di successo, un romanzo in grado di sbaragliare la concorrenza della narrativa contemporanea in un qualsiasi premio letterario. L’aspirante scrittore, il protagonista di questo post, si accontenta – appunto – di scrivere solo un post sull’accaduto, pensando che – in un futuro distopico e ucronico – di quella storia non si ricorderà più nessuno e, magari, con qualche modifica, riuscirà a inventarsi una trama decente.