due cuori un account Prime

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Sapete come funziona nella pubblicità alla tv. C’è una campagna iniziale con la massima copertura in cui uno spot viene diffuso nella sua interezza e poi, quando risulta assimilato dal pubblico, se ne pubblica una versione ridotta perché la sua messa in onda costa meno ma tanto, una volta che il messaggio è stato colto, è sufficiente un richiamo proprio come se si trattasse di un vaccino. Il fatto è che dello spot della Wind dei genitori separati che si contendono il figlio a colpi di serie preferite su Amazon Prime io ho visto solo la versione già tagliata e non capivo se, appunto, si trattasse di una sorta di Cramer contro Cramer versione on demand oppure, semplicemente, il padre fosse in trasferta lavorativa da qualche parte e per ridurre la lontananza con il figlio accettasse una sessione a distanza di binge watching per mantenere vivo il rapporto. Avevo qualche dubbio perché la madre dietro che si fa i fatti suoi ma con un sorriso compiacente non me la raccontava giusta. Così ho cercato su Youtube e quando ho scoperto che invece la storia era ambientata in una famiglia spaccata a metà ci sono rimasto un po’ male. D’altronde anche coppie separate e genitori divorziati fanno target e vanno accontentati, basta con la narrazione della famiglia del mulino bianco. Io però non riesco a nascondere la delusione e per farmi perdonare metto lo spot anche qui, così la prossima volta imparo a comportarmi da tradizionalista.

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