Il cliché del maschio alfa comprende la versione dietro la griglia, una veste mediterranea dell’homo barbequus americano, per il quale abbrustolire carni grassissime costituisce un passatempo che, in quanto a gratificazione, è secondo solo al tosaerbismo ossessivo compulsivo, pratica ben radicata anche dalle nostre parti e al centro del dibattito da quando lavoriamo tutti da casa e, ogni santo giorno, c’è un cazzo di giardino con il prato da regolare.
Il maschio alfa alla griglia sfida il fuoco e le fiamme per accompagnare salamelle, costine e braciole verso il sacrificio estremo. Un rito che va preparato con cura. Carbonella e altro occorrente per la brace, cappello di paglia, boccia di rosso per rabboccarsi il bicchiere del cuoco, intingolo per irrorare la sugna, sigaretta e pinza per rivoltare la carne da un lato all’altro. Il tutto con un anticipo sui commensali abbastanza sufficiente da consentire al branco di attendere che il capo si unisca a consumare quanto preparato, in alcuni casi invece sacrificandosi per portare a termine la grigliata e lasciare che al tavolo il vicecapo branco dia inizio al convivio.
In Sardegna ho assistito persino a veri e propri sabba di griglisti, ciascuno con il proprio maialino infilzato e rotante, la notte di ferragosto. Ma neppure questa esperienza estrema mi ha mai convertito. Sostanzialmente non so scegliere la carne, non so fare e mantenere vivo il fuoco, non ho un giardino e nemmeno un terrazzo su cui grigliare, si perde nell’insieme un sacco di tempo per preparare tutto e pulire il barbecue, non voglio impestare le case mia e dei vicini di odore di bistecche e soprattutto non mi piace impuzzarmi di fumo i vestiti e i capelli.
Poi ho visto la luce e ho comprato Rowenta Smokeless Grill KG9008. Mi aveva già incuriosito un articolo simile pubblicizzato durante una televendita. Un grill elettrico che non fa fumo e si può usare in casa. Ma di natura sono restio a comporre un numero telefonico e sottoscrivere la promozione di un piazzista imbonitore visto in tv. Però mi attirava la possibilità di mangiare carne e soprattutto verdura alla griglia senza trasformarmi in un maschio alfa griglista. Fino a quando ho aperto il catalogo premi dell’Esselunga e l’ho visto lì che mi aspettava, di una marca ancora più affidabile. Avevo punti a sufficienza e non ci ho pensato due volte.
A differenza di altri strumenti da cucina che, al quinto o sesto utilizzo sono finiti negli anfratti più remoti dello sgabuzzino insieme ad altri elettrodomestici poco fruibili, il grill Rowenta utilizziamo spessissimo. Oramai prepariamo tutto lì sopra: la griglia smokeless mantiene i sapori, non trasforma in camere a gas gli ambienti domestici, diventa rovente in pochi minuti e poi, divorate salsicce e peperoni, tutto finisce in lavastoviglie, fino alla grigliata successiva. Mi sorprendo davvero di come abbia potuto farne senza, fino ad ora.