aziendalista – day #52

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Lavorare per almeno vent’anni in ufficio più una predisposizione alla tecnica narrativa e una discreta attenzione a forma e grammatica fa diventare la scrittura di e-mail un vero e proprio genere letterario a sé. In azienda c’è molta attenzione alla comunicazione via posta elettronica perché è lì che ancora si giocano opportunità, profitti, scelte e fallimenti. Le relazioni asincrone in cui si fanno domande e si aspettano risposte e viceversa, da parte del destinatario, sono in grado di consolidare e fidelizzare clienti a fornitori e, allo stesso tempo, mandare in vacca vantaggiosi contratti, per questo è decisivo saper scrivere bene sia per farsi comprendere al meglio e non dare adito a equivoci ma anche perché esiste la possibilità che, dall’altra parte, ti legga uno come me che bada a come scrivi, oltre a cosa scrivi. Doppi spazi, è accentata e non con l’apostrofo, caps lock solo dove serve, spazio dopo la virgola e tutte le consuetudini adottate nella pratica della composizione tipografica che ormai sono regole piuttosto rigide. Senza contare l’uso della lingua italiana entry-level, ma questo, tra adulti, possiamo darlo per scontato (questa è una provocazione, ça va sans dire). Il fatto è che fuori dal proprio ambiente professionale c’è una giungla di mittenti di email – autodidatti o analfabeti di ritorno – che non si pongono minimamente il problema. A scuola, per dire, c’è da mettersi le mani nei capelli. Per fortuna c’è chi non ha intenzione di scendere a compromessi e scrive a colleghi e genitori con lo stesso tono con cui si rivolgeva ai CEO delle aziende del lavoro che svolgeva precedentemente. Gentile tizio o caio, consecutio e maiuscole dove serve, a capo e con una riga di spazio quando è necessario separare concetti, per qualsiasi chiarimento non esiti a contattarmi, grazie e a presto e tanti saluti (nel senso ironico, tanti saluti non bisogna mica scriverlo). Un formalismo da cui è fondamentale non allontanarsi nemmeno quando la controparte non coglie la superiorità sintattica e risponde con puntini di sospensione, perché con l’accento sbagliato e nefandezze di questo livello. Le email sono lo specchio dell’anima, la carta d’identità nel mondo delle carriere, la chiave in grado di aprire le porte del successo. Prima di premere invia, leggi bene quello che hai scritto. Se ti serve un correttore di bozze per la posta elettronica, sai dove trovarlo.

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