circolare n. 138 del 24 gennaio 2020

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Ogni tanto il liceo di mia figlia mi invia la newsletter alla quale mi sono registrato sin dall’iscrizione alla prima, tre anni fa. Si tratta di una newsletter riepilogativa che il sito della scuola manda automaticamente e che contiene le comunicazioni inviate manualmente nell’ultimo periodo.

Conosco molto bene il sistema perché la piattaforma su cui è sviluppato il sito è WordPress e ha la stessa impostazione di quello della scuola in cui lavoro e che amministro. Una società di Caserta ha in gestione i siti sviluppati in WordPress di numerose scuole italiane, di ogni ordine e grado. Ne consegue che quasi tutti i siti, compreso quello del liceo di mia figlia e della scuola in cui insegno, sono costruiti e organizzati allo stesso modo e risultano a grandi linee identici. Anche noi abbiamo impostato l’invio periodico della newsletter riepilogativa. Ti arriva una e-mail dal titolo “Ultime News” (il titolo comunque si può personalizzare) e sotto si possono leggere le preview delle ultime circolari pubblicate.

Il fatto è che se non avete fatto il militare o non lavorate nella scuola o nella pubblica amministrazione, difficilmente saprete che, come sostiene Wikipedia,

una circolare sostanzialmente consiste in una lettera o in un documento in formato elettronico ma anche una comunicazione telematica (ad esempio, un’e-mail). L’uso delle circolari è tipico delle organizzazioni burocratiche, pubbliche e private, dove vengono utilizzate dai superiori per impartire ordini e disposizioni ai loro subordinati, definire linee guida di operazione e produzione, oppure per interpretare norme giuridiche (soprattutto nell’ambito della pubblica amministrazione)

Come è facile immaginare, nell’azienda in cui lavoravo prima di fare l’insegnante nessuno inviava mai circolari a nessuno. Si mandavano e-mail, si condividevano informazioni negli ambienti comuni, si pubblicavano post, ma di circolari nemmeno l’ombra.

E questo non sarebbe un problema se la compresenza di un processo tecnico e specifico di un ambiente a sé – e dai rimandi obsoleti – non dovesse coesistere con un sistema snello e smart come l’Internet e il digitale tout court. Il punto è che il testo della preview della circolare, anticipato nella newsletter, dice più o meno cose come

Circolare n. 138 – Ricevimento genitori secondo quadrimestre
Circolare n. 138
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Il link è sul pulsante “Leggi tutto” e, cliccandoci sopra, si va alla pagina del post pubblicato sul sito della scuola in cui, anziché il testo contenuto nella comunicazione “circolare”, come un utente si aspetterebbe di leggere, è presente invece una cosa tipo

Circolare n. 138 – Ricevimento genitori secondo quadrimestre
24 Gennaio 2020
Circolare n. 138

Quindi, ancora niente. Il link questa seconda volta è inserito su “Circolare n. 138” e porta non alla pagina con l’articolo della suddetta circolare ma apre un PDF con la circolare stessa. Il documento in PDF è frutto del passaggio allo scanner di una circolare scritta al computer, stampata, firmata dalla preside, quindi digitalizzata nuovamente, con tanto di piedino “stampa questa e-mail solo se necessario”, pubblicata sul sito e collegata tramite link con il relativo articolo.

Questo processo dell’assurdo si manifesta anche nella mia scuola. Perché non si può mettere direttamente il contenuto della circolare in un articolo pubblicato sul sito a nome della preside? Mi sono chiesto il motivo e l’ho individuato nell’esigenza di divulgare informazioni autorizzate da chi è a capo di tutto per evitare responsabilità, da qui l’uso delle circolare intestata con tanto di timbro e firma. Ma l’effetto sarebbe lo stesso pubblicando il testo della circolare stessa anziché il suo PDF digitalizzato a nome dell’autore (la preside), peraltro rendendolo indicizzabile e rintracciabile tramite i motori di ricerca. O forse è diventato prassi un errore dovuto alla scarsa dimestichezza con le piattaforme di content management di chi, qualche anno fa, ha iniziato a occuparsi di queste cose. Siamo del duemila e venti, diamine, e di circolari dovrebbero esserci solo quella destra e sinistra lungo la circonvallazione di Milano.

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