Le persone anziane, i vecchi, insomma, li vedi che vanno in giro per casa con le cuffie wireless così non si perdono una parola di “Un posto al sole” che è un bene prezioso soprattutto per quelli, come mia mamma, che lo seguono dalla prima puntata. Quando la tv è spenta le cuffie le tiene su un tavolino basso a metà strada tra la poltrona a il televisore. L’altro giorno l’ha scontrato, le cuffie sono cadute in terra e su un lato si sono aperte a metà. Temeva si fossero rotte, si era persino spaventata per l’episodio di Santo Stefano di “Un posto al sole” che stava per iniziare ma sono riuscito a riparargliele in tempo. È stato facile perché si era solo staccata la protezione in plastica di un auricolare dal resto della montatura. Mia mamma però non è sorda. Solo non capisce gli attori italiani quando recitano nei film e, soprattutto, nelle fiction, a parte “Un posto al sole”. Sostiene che parlano sempre sospirando, probabilmente studiano tutti alla stessa scuola di recitazione dove imparano a esprimersi mangiandosi le parole, ansimando come se esalassero l’ultimo respiro, liberando l’inflessione dialettale a scapito del teatralese e, soprattutto, accentuando l’impostazione da palcoscenico come se fosse lo stile più adatto per lavorare alla televisione. Ho tranquillizzato mia mamma perché anch’io la penso esattamente come lei. Preferisco i film stranieri perché invece i doppiatori – anche nel caso molto probabile in cui siano gli stessi attori di cui sopra – rivestono in un italiano perfetto dialoghi perfetti che risultano sempre molto chiari anche per uno spettatore attempato. Gli attori italiani, invece, probabilmente lasciati liberi con un copione approssimativo, tendono a far emergere la loro personalità acerba con il risultato che non si capisce un cazzo. Così pensavo di attrezzarmi proprio come mia mamma, con un bel paio di cuffie wireless per la tv, ma tanto le cose italiane non le guardo, quindi poi in fondo a cosa mi servirebbero? Mi ricordo anche di zio Corrado che a novant’anni suonati indossava sempre un modello anni 80 ma dotate di cavo jack, e per allontanarsi per fare pipì, per esempio, le staccava dalla tele e si metteva il filo in tasca. Sembrava quel comico che interpretava il concorrente di un gioco a premi e che chiedeva sempre se avesse vinto qualche cosa, vi ricordate?