L’istruttore del corso di Circuit Training con il quale cerco di tenermi in forma – corsa a parte – trascorre due pomeriggi pieni in palestra in cui segue, oltre a noi, anche gli iscritti di varie età alle lezioni delle arti marziali di cui è maestro. Ha poi un’impresa che si occupa di impianti di trattamento acque e gestisce una pizzeria d’asporto. In più ha moglie e due figli e va a fare maratone, mezze e altre competizioni in Italia e in Europa per le quali si prepara con continuità. Ho dovuto fare un po’ di ordine nella sua vita ma solo perché, rileggendo, mi rendo conto del fatto che sono io quello che perde tempo. Quando non sono a scuola sono a casa a preparare lezioni e materiali didattici o sto dietro alla gestione di tutta la componente digitale dell’istituto in cui insegno. Scrivo contenuti per un paio di clienti come secondo lavoro. Poi cerco di dare il mio contributo al ménage famigliare cucinando, facendo la spesa, riassettando dove possibile, stirando e occupandomi di tutto quello che serve quando mia moglie è impegnata. Nei ritagli di tempo scrivo qualcosa qui o recensioni di dischi, trascorro due ore alla settimana in palestra al corso di cui sopra e vado a correre due o tre volte, la mattina molto presto. A questo punto, al netto delle ore in cui dormo, non ho più una finestra libera. Ma se sbircio nelle vostre vite private la musica non cambia: fate tutti tantissime cose, tutte belle, appaganti, spesso ben remunerate, che vi danno grande visibilità e successo. Il tutto, spesso, con lavori super-impegnativi e che vi annientano le risorse. E in alcuni casi, ogni tanto, mi arriva la notifica dei vostri avanzamenti di carriera. Siete tutti i miei eroi, sappiatelo.