vista e rivista

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Sono moltissime le testate su cui potrei scrivere. A partire da quelle musicali, ma sarebbe troppo semplice. Il mondo dei social tracima di persone che si rivolgono a me per opinioni non solo preliminari a ogni nuovo ascolto ma anche con finalità propedeutiche per ogni pronunciamento su artisti, band e dischi freschi di stampa. Il modo in cui ho cresciuto mia figlia, poi, può aprirmi le porte di tutto il settore dell’editoria dedicata ai neo-genitori, alle sfide dei più piccoli, ai turbamenti adolescenziali. Da qui, il passaggio ai temi del supporto attivo lungo le diverse fasi della didattica e dell’educazione è sin troppo scontato. L’esser stato prima un padre e dopo un insegnante mi ha permesso di mettere a confronto l’approccio relazionale in entrambi i ruoli, un punto di vista che fa gola a tutto il mondo delle pubblicazioni psico-pedagogiche e sulle tematiche della scuola. Il mio occhio critico sui media – nuovi e tradizionali – frutto di esperienze nel campo della sociologia della comunicazione e della psicologia sociale persuade poi gli opinion leader dei diversi orientamenti teoretici in auge a passare da queste parti per scoprire che c’è di nuovo, per non parlare di urbanisti, architetti, creativi, art director e copywriter e tutti i professionisti della pubblicità. Nonostante ciò, anche quest’anno ho deciso che continuerò a scrivere solo su questo blog, in modo da mantenere integra la sua funzione di hub culturale per tutte le discipline in cui sono riconosciuto universalmente un trend setter. Grazie.

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