Da quando non faccio più il pendolare perché vado al lavoro in automobile, purtroppo, leggo sensibilmente meno di prima. Il problema che a casa poi mi metto a fare dell’altro e alla sera, a letto, non riesco ad andare oltre una manciata di righe. Crollo immediatamente e vivo nel senso di colpa di non poter leggere più tutto quello che vorrei. Così sono partito per la Sardegna con un borsa piena zeppa di romanzi americani. Uno l’ho divorato durante il viaggio in nave, il secondo l’ho già terminato nei primi due giorni di campeggio e domani inizio finalmente il nuovo di Richard Powers, “Il sussurro del mondo”, un volume gigantesco che spero mi tenga impegnato almeno per il resto della settimana. Non vedo l’ora.