Sono all’imbarco traghetti a Livorno e ho in coda, davanti a me, una Smart con a bordo un ragazzo con il cappello di paglia e una ragazza che sfoggia, sulla parte posteriore della coscia in alto, proprio sotto il sedere, un tatuaggio raffigurante un rettile seguito da una vistosa scritta che dice proprio “la famiglia è la patria del cuore”.