Esiste un’app che ti permette di ascoltare rumori naturali ma con una perfezione audio che non esiste in natura. Lo so perché la usa mia figlia come mezzo per rilassarsi e addormentarsi quando non ci riesce. C’è una vasta gamma di ambienti sonori in cui immergersi: il mare, i fiumi e i ruscelli, la pioggia in campagna, il temporale, il meriggio estivo, il mare dalla spiaggia, il mare dalla barca, il vento in pianura, il vento tra gli alberi, il camino acceso, le fusa di un gatto, un campo di grano sotto il sole d’agosto. A me invece piace sentire la Rho-Monza che risuona in piena notte malgrado non ci sia nessuno che la attraversa, considerando l’ora, senza auricolari. Se devo usare le cuffie, allora preferisco ascoltare la musica. Da ragazzo ascoltavo sempre lo stesso disco per addormentarmi, o meglio la sua registrazione su musicassetta. Un trentatré giri con in tutto cinque pezzi. Un disco di progressive, sapete che i brani durano sempre un botto. Comunque mi addormentavo sempre tra la terza e la quarta traccia, e non ho mai capito il perché.