quando l’avversario è l’Esselunga

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Ogni mattina, mentre percorro un pezzettino di superstrada per andare al lavoro, noto sempre alla stessa ora un tizio che gioca a tennis da solo tirando la pallina contro il muro dell’Esselunga di Baranzate nel parcheggio del supermercato, deserto a quell’ora. Ogni mattina invento una storia diversa per spiegarmi che cosa spinga a un’attività sportiva così originale, ma poi finisco sempre per farmi le stesse domande, senza risposta. Perché giocare da solo a tennis contro un muro? Perché farlo alle otto meno un quarto del mattino, anche in pieno inverno? Perché farlo contro il muro dell’Esselunga e non, per esempio, contro quello del Decathlon che è poco più avanti e che si addice decisamente di più?

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