C’è molto dibattito e fermento riguardo al prossimo World Congress of Families. Il tema è spesso anche al centro delle conversazioni tra mia figlia e me. Ne parlavamo giusto poco fa a pranzo: lei è molto più integralista, in quanto giovane, e vorrebbe che ogni manifestazione in cui si discutono aspetti in grado di limitare i diritti di terzi fosse vietata per legge o anche in modi meno ortodossi. Io con l’età sono diventato un po’ meno radicale ma perché non ho più voglia di arrabbiarmi. Le dicevo che ognuno è libero di avere la propria cosmogonia di riferimento, che sia la Bibbia o Harry Potter o la fondazione di Isaac Asimov ed entrambi abbiamo ammesso che ci fanno più paura i cattolici che la chiesa in sé. Tra un prete e un credente è molto più inoffensivo il primo che fa il suo lavoro e basta. Ma lei ha i suoi ideali: lo stato laico, l’antifascismo, la parità dei diritti. Alla base pensiamo entrambi che ognuno sia libero di avere il proprio concetto di famiglia naturale preferito e che non bisogna rompere i coglioni alle famiglie naturali degli altri. Se siete gay suppongo che la vostra famiglia sia la cosa più naturale al mondo, corretto?