I gradi di separazione sono una delle beffe più subdole perpetrate al genere umano e alla sua intelligenza. Con la storia dei gradi di separazione – pensate un po’ – si va dall’autore della strage di Christchurch a Luigi Di Maio, passando per Luca Traini e Matteo Salvini. Oppure si arriva alla giovane Greta Thunberg partendo da Rita Pavone, due poli da cui si irradiano da una parte i milioni di studenti scesi in piazza per l’ambiente stamattina e, dall’altra, il cast di numerosi musicarelli di cui la celebre zanzara (oggi residente in Svizzera, guarda un po’) è stata protagonista. La disdetta, in questo caso, è quella di dover mettere nello stesso calderone l’anelito al cambiamento globale per salvare il pianeta con la rivoluzione al gusto di pappa al pomodoro. Questa sì che è una grande chiesa, altro che quella parte da Che Guevara e arrivo fino a Madre Teresa. Consideriamo quindi le narrazioni così differenti a cui abbiamo assistito oggi. Giovani che già sono sfigati per il fatto di essere nazifascisti che scelgono riferimenti storici e politici altrettanto sfigati, e dall’altra parte giovani di tutti il mondo che prendono “Bella Ciao”, la traducono e la rendono inno dell’ultimo movimento che ha la possibilità di cambiare il mondo. La strage che si è consumata in Nuova Zelanda così risulta l’ennesima prova che il fascismo, a fare cose buone, proprio non ci riesce. Gente come Tajani o come gli elettori grillisti che hanno contribuito a riportare l’estrema destra al governo del nostro paese dovrebbero fermarsi e fare una proficua riflessione.