L’editoria alla frutta cerca giustamente sensazionalismi per raschiare il fondo del barile e cercare di non dissolversi nel nulla lasciando a casa tutti i lavoratori (che peraltro lavorano già da casa). Ogni occasione è buona per far scatenare l’Internet a favore o contro e raggranellare qualche manciata di click nella speranza che le concessionarie di pubblicità reali o virtuali possano giustificarne la proposta per gli spazi altrui. Non linkerò quindi l’inqualificabile articolo sull’8 marzo che la versione digitale di Rolling Stone Italia (quella cartacea è già morta e sepolta) ha pubblicato ieri. Dico solo che quello che separa il genere umano dalla bestia è intanto scrivere su Rolling Stone Italia e, secondariamente, anteporre la volontà e il buon senso all’istinto.
A quale articolo ti riferisci, quello degli otto film per l’otto marzo?