Se giri l’otto di marzo diventa il segno dell’infinito, come a dire che è meglio rifletterci tutti i giorni da qui alla fine del mondo che un volta sola all’anno.
Se giri l’otto di marzo diventa il segno dell’infinito, come a dire che è meglio rifletterci tutti i giorni da qui alla fine del mondo che un volta sola all’anno.
Andrebbe fatto, altroché! Entrando in classe i ragazzi avevano scritto alla lavagna “ Auguri “, con il pensiero di avermi fatto la concessione di un pensiero. Mi sono avvicinata e ho aggiunto due consonanti e una vocale, trasformando gli auguri in angurie. Risate. Mi sono risparmiata la solita tiritera sul significato dell’otto marzo, tanto a queste teste sbarazzine interessa loro ben poco. Aspetto il prossimo anno, spero che la loro testa sia meno vuota e più propositiva, anche l’otto marzo. ( ti prego moderami un qualche commento, sono stanca di declinare tutte le volte le mie generalità, mi sembra di essere incappata nel sito della polizia! 🙄 )