Dopo la riuscita citazione del maestro stronzissimo di Whiplash, la sceneggiatura della serie del momento, e mi riferisco a “La compagnia del cigno”, ha voluto omaggiare un secondo pilastro della cinematografia dedicata alle fucine di talenti facendo interpretare a Matteo la celeberrima “On my own” tratta da “Fame”, anche se qui in Italia la conosciamo più per la cover che portò al successo Nikka Costa nel 1981. Il rimando è stato addirittura integrato da scene dei postumi del terremoto di Amatrice che ricordano la corsa sulle macerie della scuola di una toccante scena del film americano. La scelta di affidare il brano a una voce maschile è dovuta sicuramente al fatto che, trattandosi di cantanti non proprio provetti (quelli della compagnia del cigno), la tonalità e gli acuti della versione originale di Irene Cara – e anche della voce bianchissima della bambina prodigio figlia di Don Costa – sono già a malapena alla portata degli aspiranti protagonisti di XFactor, figuriamoci per dei musicisti classici prestati alla cultura pop. Anzi, mi aspetto che il prossimo riferimento televisivo sia proprio al talent canoro più famoso di tutti i tempi, magari con un cameo di Manuel Agnelli di passaggio al Conservatorio di Milano per un seminario sulla gestione dell’ansia da palcoscenico. Non sarebbe male, vero?