Ci sono cose da uomini che noi uomini facciamo e, quando le facciamo e a quanto sembra le facciamo tutti, le donne ne parlano e dicono che sono cose da uomini. Se ci procuriamo una leggera ustione alla base del pollice per un contatto fortuito con la piastra rovente del ferro da stiro e dopo non disinfettiamo la piaga, non ci mettiamo un po’ di pomata per le bruciature e lasciamo quella ripugnante vescica che si forma all’aria senza una fasciatura con il rischio che, urtando la mano contro qualcosa, la ripugnante vescica scoppi con quel che ne consegue (chiedo scusa per la visione trash a cui questo passaggio può indurre), le donne ci redarguiscono dicendo che siamo proprio uomini e non lesinano di aiutarci nell’evitare il peggio ripercorrendo i passaggi descritti sopra, procedura che qualunque persona dotata di senno dovrebbe seguire. Senza contare che alcune, tra di loro, si meravigliano che un uomo stiri ma dipende molto dall’ambiente in cui sono cresciute.
Stesso discorso se un uomo persegue i suoi interessi con una metodicità che tracima ampiamente nell’ossessione compulsiva. Pratica uno sport regolarmente e, piuttosto che saltare gli appuntamenti bisettimanali per i quali ha già versato la quota annuale o anche l’allenamento di corsa a cui si dedica il sabato e la domenica mattina, è disposto a fare qualunque cosa. Oppure con l’età lascia fuori controllo la sua bramosia di estendere all’infinito una collezione di qualcosa (i dischi in vinile sono la prima cosa che mi viene in mente ma di esempi ce ne sono tanti) sacrificando parte degli averi familiari comuni con la scusa che tanto non si compra mai niente e non ha altri vizi. Anche queste, se cercate testimonianze in giro, sono cose da uomini.
Oggi ho assistito a una conversazione in cui tre donne diverse si confrontavano sul fatto che i rispettivi mariti fossero i delegati allo spesone settimanale al supermercato, anche se telecomandati da casa con lo smartphone. Pensate che comodità, molto meglio di quei servizi che ti portano i sacchetti pieni di prodotti fino in casa. Il sabato mattina dopo la corsa e gli hobby viene l’appuntamento con lo spesone settimanale, a prova del fatto che anche lo spesone settimanale è una cosa da uomini perché concentra in un’unica attività ben due delle nostre migliori attitudini come la capacità – in quanto braccia – di eseguire pedissequamente gli ordini che ci impartiscono le donne – che ricoprono il ruolo di menti – e l’abilità in cui l’uomo eccelle di sistemare la spesa prima nel carrello, poi sul nastro trasportatore, quindi nei sacchetti, poi nel portabagagli e, infine, distribuita dove deve stare in casa.
Ma se ci pensate bene, di cose da uomini ce ne sono tantissime. Io per esempio vedo sempre le difficoltà, mentre mia moglie è molto più possibilista in tutto, e anche questo è un approccio maschile. A me viene da dire di no alle novità, di pensare gli ostacoli in prospettiva perché ho la pessima abitudine di pensare che poi toccherà a me, comunque, risolvere il problema. Che poi non è vero, lo so, ma credo sia una forma mentis fatta così, una cosa da uomini, tutto qui.