Non ho mai sottoscritto la tessera al club dei nostalgici e penso che nemmeno quest’anno mi avranno tra le loro fila. Ieri sera, per dire, ho dato un’occhiata su Rai Play, nella sezione Teche, a una puntata di Fantastico 1979. Ebbene, io me lo tengo ben stretto il mio presente. Evviva anche quest’anno nuovo. Evviva il 2019. Se non ci piace ci sono millemila modi per migliorarlo, ma tre minuti abbondanti di balletto con Heather Parisi che canta “Disco Bambina” in una sigla di un programma tv del sabato sera mi sembra così distante dalla natura del genere umano che davvero non capisco come sia potuto succedere. Eppure c’eravamo tutti, quella sera lì, seduti sul divano e con la tele probabilmente ancora in bianco e nero, a ridere con Beppe Grillo e Loretta Goggi. Così ho capito che in quest’anno nuovo non ricorre solo l’anniversario del crollo del muro e dell’introduzione dell’euro, ma è anche il quarantennale di quella roba lì, e i nostri figli devono ringraziarci per il fatto che sicuramente abbiamo imbruttito il mondo ma li abbiamo liberati da quel modo di dare spettacolo. E pensare che il passo di danza in cui Heather Parisi andava giù con la gamba tenendosi il piede dell’altra ci sembrava il massimo della modernità. Quanto eravamo ingenui.