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Ogni tanto nei talk show alla tv invitano a dire la loro qualcuno di quelli che, quando in sovrimpressione compare il nome e dettagli della professione che svolgono, subito non ci facciamo caso ma poi qualche considerazione ci viene spontanea. Anche io mi sono chiesto come si faccia a fare il filosofo di mestiere. La mia domanda è lecita perché se leggo la definizione di filosofia che riportano i cervelloni di Wikipedia sono in grado di flaggare tutti gli elementi della lista: anch’io mi pongo domande e rifletto sul mondo e sull’essere umano, anch’io indago sul senso dell’essere e dell’esistenza umana, anch’io tento di definire la natura e analizzo le possibilità e i limiti della conoscenza. Ne consegue che sono un filosofo fatto e finito.

Ho deciso che aggiornerò il mio profilo su LinkedIn approfittando del fatto che ho cambiato lavoro. Ma anziché scrivere insegnante di scuola primaria oppure al limite copywriter freelance specializzato in tecnologia e digitale metterò, come professione principale, quella di filosofo. Il dubbio è capire quanto preveda il contratto nazionale dei filosofi, sempre che esista un pari trattamento economico tra kantiani e hegeliani, per esempio. Metterò filosofo come professione anche quando, tra qualche anno, mi toccherà rifare la carta di identità e già mi immagino il momento in cui sarò fermato per accertamenti da qualche agente in divisa e qualcuno dovrà registrare da qualche parte di trovarsi di fronte un filosofo in carne ed ossa. Sarà difficile però convincere che non tutti hanno la stoffa dei filosofi, almeno fino a quando non si potrà professare liberamente la filosofia in un mercato del lavoro in forte crisi come quello attuale. Ma se per essere felici vi piace seguire il vostro istinto, fate come me: mollate tutto e datevi alla filosofia professionale anche se, al momento, le licenze vengono rilasciate totalmente a caso. Un fenomeno che impone un approccio epicureo ma non preoccupatevi se non ricordate cosa comporta. A parte una frase celebre in latino che si ricollega a un film di successo, non sono in molti a capire di che si tratta.

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