La lista dei concerti recenti a cui non ho volontariamente partecipato e per i quali mi sono pentito amaramente di aver preso una decisione così scellerata vede due illustri new entry balzare prepotentemente ai vertici. Intanto la spettacolare performance di David Byrne agli Arcimboldi. Non so se avete visto qualche video del tour del nuovo album: l’ex Talking Heads e una specie di street band (la batteria è scomposta tra diversi percussionisti) tutti in in piedi (scalzi) e vestiti di grigio che suonano e ballano in una specie di scatola metallica, più o meno così
ùinsomma, sembra essere stato un concerto niente male e gli amici che hanno partecipato ne hanno confermato l’unicità.
Ma il primo posto da qualche giorno è occupato (e scommetto che ci resterà per un bel pezzo) dal concerto per i quarant’anni di carriera dei The Cure organizzato da Robert Smith in persona che si è tenuto a Hyde Park a Londra lo scorso 7 luglio. Quando ho visto il video pirata integrale (che è già stato rimosso) mi è venuto da piangere. La bella notizia è che pare che dovrebbe partire un nuovo tour proprio per celebrare l’importante anniversario che speriamo tocchi l’Italia.
Mia figlia invece ha chiesto di partecipare al concerto di Calcutta in programma a Milano il prossimo 21 gennaio. Questa volta non ho tergiversato, ho agito immediatamente e sono riuscito a procurarmi due posti numerati su uno degli anelli del Forum di Assago anche se, a poche ore dall’apertura della prevendita, i posti in platea in piedi (quelli sotto il palco, per intenderci) sul sito di Ticketone erano già esauriti. Così mi sono detto uè, deficiente, meno male che ti sei dato una mossa.