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Ricordo perfettamente molte delle cose che avete detto, persino considerazioni che avete condiviso nella notte dei tempi. Parole di poco conto, pensieri gravi come il marmo, rime improvvisate, battute sagaci e sciocchi giochi di parole. Ricordo visioni a lungo termine e nonsense, testi di canzoni mai composte e incipit di libri dei quali non avete scritto più di una manciata di cartelle, modi di dire dialettali e confidenze da ubriachi. Ricordo le vostre poesie, i dialoghi durante telefonate in acido e fantasiosi segreti da prima elementare, soprannomi, plagi da sentito dire da terzi, voci di corridoio, dichiarazioni d’amore, conversazioni del più e del meno, minacce, bestemmie, arzigogolate filastrocche incomprensibili al di fuori del lessico famigliare che vi ha dato i natali linguistici, modi di dire in inglese inventato e sofferenza espressa con il dolore universale. Ricordo il nome di chi vi ha sfilato le mutande la prima volta, il posto in cui me l’avete raccontato, cosa dicevi di me alla comune amica e il testo della mail in cui mi hai chiesto scusa, prima di non vederci più. Quella volta delle danesi in discoteca, quella dei panini rubati a Juan-les-Pins con quel tuo amico che è morto di overdose, la gag con il prof di religione e Angelo Branduardi, il prezzo del Subbuteo acquistato di seconda mano, il cancello sbagliato al concerto dei Depeche Mode, i particolari che non avresti dovuto rivelare a Susanna ma poi l’hai fatto lo stesso, le diecimila lire che tanto te le restituisco che ci vediamo tutti i giorni il giorno prima che ti trasferissi definitivamente con i tuoi al sud, e chissà a quanti altri le hai chieste. Ricordo gli autori che vi piacciono, i film che non vedreste mai, i solo di chitarra che avete inciso nei brani dei vostri gruppi, le voci dei vostri prof delle superiori, come avete fatto a venirne fuori, come avete fatto a non farcela. Ho iniziato a scrivere tutte queste cose qui sopra anni fa proprio per voi, così se vi capitasse di cercare su Google le parole che mi avete detto o qualcosa che abbiamo fatto insieme lo potrete facilmente trovare qui. La mia vita è anche un po’ la vostra e viceversa.