Ora però viene la mia parte preferita che è quella che riguarda il ritmo. Che cosa è il ritmo? Il ritmo è la scansione regolare nel tempo di un suono o di un rumore. C’è del ritmo nel nostro corpo? Proviamo a pensare. Il primo ritmo che impariamo a conoscere è il battito del nostro cuore, che è più o meno costante. I nostri passi hanno un ritmo. Il nostro respiro.
L’aspetto ritmico della musica è forse il più antico in assoluto perché strettamente collegato con la danza. E la danza – con il canto – è la più immediata espressione artistica del genere umano perché ha come mezzo di espressione il corpo. Per dare riferimenti di ritmo oggi, più che mai, si usano strumenti a percussione e, non a caso, il tamburo è uno dei primi strumenti musicali conosciuti ed è presente in tutte le culture, anche le più primitive.
Abbiamo degli strumenti addosso per fare del ritmo? Esatto. Possiamo battere le mani o i piedi. Proviamo a usare il nostro corpo come se fosse una batteria. Sapete come è fatta una batteria? Guardate qui. La batteria è lo strumento a percussione che più di ogni altro ci dà il ritmo. Ora proviamo a usare il piede destro come se fosse la cassa e a battere le mani al posto del rullante. Proviamo insieme a riprodurre qualche ritmo. Ora invece proviamo a contare mentre ascoltiamo la musica. Il ritmo più immediato, perché regolare, è quello che si sviluppa contando da uno a quattro. Proviamo a contare insieme.
Ora proviamo a battere le mani sul colpo del rullante perché è così che si deve accompagnare una musica quando qualcuno la suona. Siete mai stati a un concerto? Vi è mai capitato che i musicisti sul palco vi chiedessero di accompagnare quello che suonavano battendo le mani? Ecco, se vi capitasse, ricordate che bisogna battere le mani sul due e sul quattro, mai sull’uno e sul tre. Proviamo insieme.